Siracusa, esploso impianto Isab al Petrolchimico di Priolo: nessun ferito
Alle ore 10,45 di ieri mattina, nei cieli di Siracusa si è intravista una folta nuvola nera provenire dal Petrolchimico di Priolo. Sul posto è arrivata subito una squadra dei Vigili del Fuoco che ha spento l’incendio in breve tempo. Non ci sarebbero feriti né persone intossicate. L’esplosione si sarebbe verificata, secondo quanto riferito dal Comando di Siracusa, precisamente nell’impianto Isab Nord: l’incendio sarebbe, dunque, divampato a causa delle perdite di olio-combustibile e, al momento, sono ancora del tutto da chiarire le dimamiche della vicenda.
Per questo motivo, la cittadinanza è stata invitata a restare a casa e uscire solo in caso di necessità impellente: è quanto consigliato dal Comune di Priolo ai propri conterranei. Gli impianti richiedono maggiore prevenzione e sicurezza: queste le parole di Pippo Giaquinta, coordinatore del Circolo “L’Anatroccolo” di Legambiente Priolo: “C’è stata molta paura. Una nube nera ha oscurato il cielo. Il Comune aveva chiesto di andare a prendere i bambini a scuola”, in quanto, è chiaro che dopo un’esplosione simile, non si possono prevedere tutte le conseguenze: “Fortunatamente in questo caso tutto è andato per il verso giusto, finché la comunicazione arriva in 10 minuti è tollerabile – continua Rizza – ma se dovesse arrivare dopo 5 ore, sarebbe tutt'altra storia".
Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, ha spiegato che l’incendio è stato sedato dall’intervento dei pompieri, ma che già da due anni denuncia la delicata situazione in cui versa l’area industriale. Il primo cittadino, infatti, emanò un’ordinanza alle aziende che operano al Petrolchimico, esortandole a “comunicare entro dieci minuti l’avvenuto incidente”, qualora, appunto, accadessero episodi di questo tipo.
