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Simulavano movimento di mouse e tastiera per far finta di lavorare, banca licenzia dipendenti

Oltre una decina di dipendenti di una banca statunitense sono stati licenziati con l’accusa di aver fatto finta di lavorare simulando movimento di mouse tastiera con dei dispositivi appositi, progettati per simulare il movimento del cursore ma anche della tastiera del computer mentre ci si allontana dalla scrivania.
A cura di Antonio Palma
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Una delle più grandi banche americane ha licenziato oltre una decina di dipendenti con l'accusa di aver fatto finto di lavorare simulando movimento di mouse e tastiera con dei dispositivi appositi. Si tratta della Wells Fargo & Co, una delle cosiddette “Big Four” degli Stati Uniti. Non è stato specificato se i dipendenti licenziati stessero fingendo di lavorare da casa o in ufficio ma, dopo l’epoca covid, il gruppo è uno dei quelli che ha stipulato un accordo di "flessibilità" con i dipendenti che permette ai lavoratori di poter lavorare da casa per alcuni giorni a settimana.

A seguito di controlli interni, però, sarebbe emerso un comportamento altamente scorretto da parte di alcuni bancari. In particolare pare che i dipendenti in questione avessero usato degli apparecchi detti “Mouse Jiggler”, progettati per simulare il movimento del cursore ma anche della tastiera del computer. Strumenti che sono estremamente economici e che consentono ai dipendenti di lasciare la scrivania facendo finta di lavorare e che hanno trovato largo uso proprio durante il periodo covid quando tutti gli impiegati lavoravano da casa. Diverse app tra cui Gmail, Outlook e Teams infatti mostrano lo stato di un utente come "assente" se non interagisce con un computer per un periodo di tempo.

Come recita il provvedimento di licenziamento depositato dal gruppo bancario presso la Financial Industry Regulatory Authority, l'Autorità di regolamentazione del settore finanziario, e riportato da Bloomberg, nel mirino sono finiti alcuni dipendenti del dipartimento di gestione patrimoniale e investimento della banca.

La banca statunitense si è limitata a spiegare che il personale è stato licenziato o si è dimesso "dopo aver esaminato le accuse riguardanti la simulazione dell'attività della tastiera che creava l'impressione di un lavoro attivo". Secondo i media locali tutto è nato da un dipendente che si è dimesso dopo essere stato scoperto. Durante l'indagine successiva, è emerso lo stesso comportamento di altri suoi colleghi. Una dozzina di dipendenti coinvolti tra cui molti di loro che lavoravano per il gruppo da meno di cinque anni. Un portavoce dell'azienda ha dichiarato che "Wells Fargo mantiene i dipendenti secondo gli standard più elevati e non tollera comportamenti non etici".

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