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Simula di essere stato rapito da terroristi islamici per trascorrere il Capodanno insieme all’amante

Paul Iera, 35 anni, è stato condannato in Australia per aver simulato un sequestro di persona: intendeva solo trascorrere il Capodanno insieme all’amante.
A cura di Davide Falcioni
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Avrebbe potuto trovare qualsiasi scusa per trascorrere del tempo con la sua amante, ma ha pensato alla più sbagliata: ha infatti simulato un rapimento la notte di capodanno, tanto che per cercarlo venne fatta scattare una massiccia operazione di polizia. Per questo un trentacinquenne australiano è stato condannato dal tribunale locale di Wollongong – nel Nuovo Galles del Sud – a versare un risarcimento allo stato, avendo distratto le forze dell'ordine da mansioni ben più serie. Paul Iera, questo il nome dell'uomo, dovrà pagare una multa di 10mila dollari e svolgere 200 ore di lavori socialmente utili.

I fatti risalgono allo scorso 31 dicembre, quando il 35enne – commerciante – decise da raggiungere la sua amante. I due volevano trascorrere insieme l'ultima notte dell'anno così decisero di escogitare una scusa, quella di un rapimento con richiesta di riscatto. Inviarono infatti un sms alla compagna dell'uomo dicendole che non non l'avrebbe rivisto per un po'. Lei, allarmata, non esitò a dare l'allarme alla polizia, che ovviamente avviò le indagini per liberare il presunto ostaggio.

La mattina seguente Paul Iera e la sua amante vennero fermati a un posto di blocco. Riconosciuto dagli agenti, l'uomo disse di essere stato appena liberato dopo essere stato rapinato da una banda di sequestratori mediorientali islamici. Forse sperava che quella giustificazione avrebbe chiuso la questione, invece naturalmente la polizia approfondì le sue dichiarazioni scoprendo che erano totalmente inventate, dalla prima all'ultima parola. Nessun sequestro di persona, nessuna richiesta di riscatto: l'uomo voleva solo trascorrere del tempo con l'amante indisturbato.

Per questo, dopo essere stato denunciato per il falso allarme è stato processato e condannato. Per lo stato australiano è colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. La sua fidanzata, tuttavia, l'ha perdonato.

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