Silvia Romano sequestrata in Kenya, la polizia: “Ci stiamo avvicinando ai rapitori”
Vanno avanti in Kenya le indagini sul rapimento di Silvia Romano, la giovane volontaria italiana sequestrata il 20 novembre scorso nel villaggio di Chakama. Ultime notizie incoraggianti arrivano dalla polizia locale che afferma di essere molto vicina ai rapitori di Silvia. “Ci stiamo avvicinando. Tutto indica che abbiamo quasi raggiunto i rapitori”, ha detto il comandante regionale della polizia Noah Mwivanda, intervistato dalla televisione Ntv in un servizio pubblicato su Youtube. La polizia del Kenya ha ribadito di aspettarsi di ritrovare la volontaria milanese ancora viva. La polizia ha anche espresso la preoccupazione che alcuni residenti del posto stiano collaborando con i rapitori dando loro rifugio, cibo e acqua. Secondo quanto riferisce la stessa televisione Ntv, le ricerche di Silvia Romano hanno ricevuto una spinta in avanti grazie alle informazioni ottenute dai tre sospetti al momento tenuti in custodia dalla polizia. Da quanto si apprende, il raggio delle ricerche è stato ora ristretto a una specifica area della foresta, con strade e punti d'accesso pattugliati dalle forze dell'ordine.
Le foto dei rapitori diffuse dalla polizia – Secondo il comandante locale delle forze dell'ordine l’obiettivo dei sequestratori era portare la giovane italiana nella confinante Somalia ma tutte le strade possibili sono state sigillate. La pista seguita nelle indagini resta al momento quella della criminalità comune e non del terrorismo di al-Shabaab. Le autorità kenyane hanno già annunciato nei giorni scorsi di aver arrestato la moglie e il suocero di uno dei sospetti rapitori della volontaria italiana: la donna è stata intercettata al telefono con il presunto rapitore. Inoltre, è stato richiesto l'aiuto degli anziani dei villaggi vicini per avere altre informazioni. Le foto dei rapitori sono state diffuse dalla polizia con una taglia ciascuno di un milione di scellini tanzaniani (8.600 euro).