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Si trasferisce in Brasile per cambiare vita: italiano ucciso in una rapina in casa

Gabriele Gigli, 60 anni, è stato trovato senza vita venerdì mattina nel cortile della sua casa a Itaúnas, nel nord del Paese. Non sono chiare ancora le circostanze del decesso ma – stando a quanto riferisce il quotidiano online brasiliano “Tribuna” – il corpo presentava segni di violenza, probabilmente le conseguenza di una rapina.
A cura di Davide Falcioni
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Tragedia in Brasile, dove un cittadino italiano originario del cesenate e identificato dai Comitati Italiani all’Estero (Com.it.es) come Gabriele Gigli, 60 anni, è stato trovato senza vita venerdì mattina nel cortile della sua casa a Itaúnas, nel nord del Paese. Non sono chiare ancora le circostanze del decesso ma – stando a quanto riferisce il quotidiano online brasiliano "Tribuna" – il corpo presentava segni di violenza. Gli inquirenti che indagano sulla vicenda  hanno subito indirizzato le indagini verso l'ipotesi di una rapina finita male. Il dramma di Gigli riporta alla mente quella di Luca Andreoli, il 39enne cesenate assassinato lo scorso settembre a Medellin, in Colombia, nel corso di una feroce rapina.

L'ipotesi al momento più accreditata è che il romagnolo sia stato vittima di una rapina da parte di criminali senza scrupoli. La "Tribuna" riporta che la Policia civil ha già individuato alcune persone che sono sospettate del delitto, e ha lanciato un appello affinché chi ne è in grado possa fornire informazioni utili per ricostruire la dinamica dell'omicidio e assicurare i responsabili alla giustizia.

Gabriele Gigli da alcuni anni aveva scelto la località brasiliana per cambiare vita e godersi l'atmosfera brasiliana e le esotiche spiagge del posto con le caratteristiche dune. Si evince dalle tante e felici foto pubblicate su Facebook. I turistici dipingono Itaunas come un tranquillo villaggio di pescatori che nei mesi estivi diventa un'ambita meta turistica non ancora di massa. Prima di emigrare in Sudamerica, a Cesena Gigli aveva lavorato come  barista e cameriere.

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