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Si sveglia nel sangue e chiama la polizia: “Ho esagerato coi farmaci e ho ucciso mia moglie”

Matthew James Phelps, 29 anni, si è svegliato nel suo letto, sporco di sangue, e ha chiamato il 911: “Credo di aver ucciso mia moglie”. È avvenuto a Raleigh, in Carolina del Nord, dove la coppia che si era sposata da poco viveva.
A cura di Stefano Rizzuti
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Si è svegliato nel sangue, nel suo letto, e accanto a sé ha trovato sua moglie, adagiata sul pavimento, senza vita dopo essere stata accoltellata. Matthew James Phelps, 29 anni, ha chiamato il servizio di emergenza 911 e ha detto: “Credo di aver ucciso mia moglie”. Il ragazzo ha scoperto di essere sporco di sangue e durante la telefonata al 911 – riportata anche da alcuni giornali statunitensi come il Miami Herald – ha raccontato di aver assunto un medicinale prima di addormentarsi e di averne probabilmente abusato.

Ho sognato, mi sono svegliato svegliato e ho acceso la luce – ha raccontato Matthew – Lei era morta sul pavimento. C’era del sangue sul mio corpo e un coltello insanguinato nel letto. Credo di averla uccisa io, non lo meritava. Non posso credere di averlo fatto io, non posso crederci”. La moglie, Lauren Ashley-Nicole Hugelmaier, 29 anni, lo aveva sposato lo scorso novembre e sarebbe stata uccisa con delle coltellate.

Sul posto, dopo la telefonata di Matthew, è intervenuta la polizia che ha arrestato il ragazzo. Matthew è ora in carcere con l’accusa di omicidio, sull’episodio continuano le indagini per capire se la versione del ragazzo sia o meno reale. Il ragazzo era conosciuto nella zona e studiava per diventare un pastore religioso, mentre la donna uccisa era una docente.

L’episodio è avvenuto nella città di Raleigh, in Carolina del Nord. I poliziotti hanno trovato, nella casa della coppia, la donna già senza vita e l’hanno portata in ospedale. Il 29enne ha inoltre ammesso di aver preso del Coricidin, un farmaco per il trattamento di raffreddore, sinusite e tosse, ma di aver esagerato col dosaggio. L’azienda che produce questo farmaco, la Bayer, ha comunque fatto sapere che “non ci sono prove che suggeriscono che questa sostanza possa essere associata a comportamenti violenti”.

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