Si rifiuta di fare sesso col marito: il 51enne la uccide a calci e poi se ne va a dormire
Kevin Smitham, 51 enne britannico, è stato arrestato oggi dopo aver ucciso a calci la moglie, Kanda Smitham, 29enne thailandese, che si sarebbe rifiutata di fare sesso con lui. L’uomo si trovava con la donna a Ubon Ratchathani, in Thailandia, durante le feste per il Capodanno del Songkran, quando “ubriaco” e in preda ad un “attacco di ira e gelosia”, ha accusato la moglie “di averlo tradito”. Secondo la polizia, l'ha “uccisa a calci, poi ha coperto il suo corpo con una coperta prima di andare a letto tranquillamente”. Sono stati i vicini a scoprire il corpo questa mattina e a chiamare le autorità. Gli agenti hanno immediatamente arrestato il 51enne che ha confessato di aver ripetutamente preso a calci la moglie. "Siamo arrivati sul posto e abbiamo trovato una donna che giaceva nuda davanti casa. Aveva molti lividi sul viso e sul corpo. Era morta da parecchie ore” ha spiegato l'ispettore generale Watcharapol Pimwong, vice capo dello staff del distretto di Det Udom.
La coppia aveva vissuto insieme a Pattaya e aveva due bambini. Come molte persone durante la festa di Songkran, era andata a far visitare ai propri parenti nella regione nord-orientale di Isan. Kevin e Kanda sarebbero rimasti a bere birra fino a tardi ieri sera. La polizia ha detto che stamattina il 51enne è stato trovato “strada, nei pressi dell’edificio”. "Il marito della vittima ha confessato di aver ucciso sua moglie. Ha detto che non intendeva ucciderla. La scorsa notte lui e sua moglie hanno bevuto fino a notte fonda. Poi sono andati a casa a dormire. Improvvisamente hanno iniziato a litigare perché l’uomo voleva fare sesso” ha spiegato l'ispettore generale Pimwong. “La donna ha rifiutato e questo ha causato la gelosia. Pensava che la moglie avesse corteggiato altri uomini. L'ha presa a calci sul viso e sul corpo più volte. Ha provato a fuggire, ma è crollata davanti alla casa. Ha lasciato la moglie lì, coprendola con una coperta. Poi è andato a letto” ha spiegato l’agente.