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Si riconosce sul pacchetto di sigarette e fa causa all’Ue: “Ero solo operato alla schiena”

Da Bruxelles ribattono: “Non è lui, abbiamo già ricevuto lamentele da individui di nazionalità diverse rispetto alla stessa immagine, ma conosciamo tutte le persone ritratte e abbiamo le autorizzazioni”
A cura di Antonio Palma
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Quando ha visto quella foto stampata sui pacchetti di sigarette che mostravano un uomo sedato nel letto d'ospedale con un tubo in bocca e sotto la scritta "il fumo provoca ictus e disabilità", è andato su tutte le furie perché si è riconosciuto nello scatto ma non ha dato mai nessuna autorizzazione a pubblicare sue foto in simili condizioni sulle sigarette. È la storia di un 54enne galiziano che in quel pacchetto ha visto la sua faccia e ha deciso di fare causa all'Unione Europea, l'istituzione che ha messo in atto la campagna e ha approvare l'utilizzo di quella foto.

Come raccontano i giornali spagnoli, l'uomo ha denunciato il fatto alla Guardia Civil del suo paese, Boiro, tenendo a precisare che lui era in ospedale non per gli effetti negativi del fumo ma per una operazione alla schiena subita tre anni fa all'Ospedale di Santiago di Compostela. Interpellate sul caso, le istituzioni Ue però sostengono che le immagini sui pacchetti di sigarette hanno tutte il permesso delle persone ritratte e che semplicemente l'uomo a cui si riferisce  il 54enne spagnolo è un'altra persona.

"Abbiamo già ricevuto alcune lamentele da individui di nazionalità diverse rispetto alla stessa immagine e che ritengono di essere stati ritratti senza consenso. Tuttavia, abbiamo documenti molto scrupolosi che dimostrano come abbiamo il pieno consenso di tutte le persone ritratte in queste foto", hanno spiegato da Bruxelles. Anche se la raccolta di foto è stata delegata ad una società privata, dall'Ue sottolineano che prima della stampa sono stati incaricati dei medici per la verifica dell'autenticità delle fotografie e degli esperti legali per garantire il consenso delle persone ritratte. "Sappiamo chi sono tutte le 42 persone ritratte ma non possiamo rivelare la loro identità per proteggere il loro diritto alla privacy" hanno concluso da Bruxelles.

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