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Si è arreso Bosco Ntaganda: era accusato di crimini di guerra

L’uomo – soprannominato Terminator – era accusato di crimini di guerra, compresi stupri e arruolamento di bambini.
A cura di Davide Falcioni
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Bosco Ntaganda

Bosco Ntaganda si è arreso e si è consegnato all'ambasciata statunitense di Kigali, Rwanda: l'uomo, ribattezzato "Terminator" africano, era ricercato dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra è un ex capo ribelle congolese ed ex generale dell'esercito, dove si arruolò all'età di soli 17 anni. Era il 1990 e da allora fece parte di diversi gruppi armati e nel gennaio 2008, dopo l’arresto di Laurent Nkunda in Ruanda, è diventato il leader dei ribelli del CNDP (Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo). Il 23 marzo 2009 ha firmato un accordo di pace con il governo di Kinshasa e, nonostante le preoccupazioni di tanti gruppi di difesa dei diritti umani, è stato integrato con tutti i suoi uomini nei ranghi dell’esercito regolare. Nel frattempo ha condotto una vita di lussi e sprechi finché, nell'aprile del 2012, offeso dalle promesse non mantenute del presidente congolese Joseph Kabila, insieme a circa altri 700 soldati ha disertato, tornando sulle colline del Nord Kivu e creando il nuovo gruppo M23 (in onore proprio di quegli accordi del 23 marzo 2009), che nel giro di qualche mese è riuscito a prendere Goma, capitale della Provincia e città strategica del Congo dell’Est. Ntaganda era accusato di crimini di guerra, compresi stupri e arruolamento di bambini.

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