Si complica il caso di Rossella Urru: ucciso il mediatore degli ostaggi occidentali
Si chiamava Bahla Ag Nouh ed era uno dei più importanti negoziatori per i sequestri di ostaggi occidentali nel Sahel. Nelle sue mani era l'operazione che avrebbe potuto portare al rilascio di Rossella Urru. L'uomo, secondo quanto scrive il quotidiano algerino Elkhabar, è stato ucciso venerdì mattina a Taoudenni, una regione nel sud del Mali, in un agguato messo in atto da una cellula di Qaeda che opera nel Maghreb islamico (Aqmi). La stessa che terrebbe in ostaggio la cooperante sarda. L'ipotesi è che lo sceicco conoscesse l'ubicazione degli ostaggi e divulgando queste informazione avrebbe potuto facilitare l'intervento militare occidentale. Non è escluso che l'agguato, nel quale hanno perso la vita anche altre tre persone di cui non è stato rivelato il nome, sia in qualche modo legato al blitz che ha portato alla morte di Franco Lamolinara , sulla cui dinamica campeggia ancora un grosso punto interrogativo. Ag Nouh era un personaggio di spicco nelle tribù arabe Adjawad; a lui faceva capo una moschea nei pressi della città Anefis.
Nel frattempo, fonti in loco riferiscono della liberazione del gendarme mauritano che qualche giorno fa si pensava fosse stato rilasciato insieme a Rossella Urru. Ely Ould Mokthar è stato liberato solo ieri, in cambio di Abdelrahman Ould Imidou, l’uomo che due anni fa era a capo del gruppo che aveva organizzato il rapimento di Sergio Cicala e della moglie. Fonti mauritane affermano che in realtà non vi è alcun collegamento tra il rapimento di Moktahr è quello della cooperante italiana che ancora non è tornata a casa.