Si avvicina la battaglia di Kiev: nella notte i russi hanno cominciato ad avanzare sulla città
Il convoglio di truppe e mezzi russi, lungo oltre 60 chilometri, che per giorni è rimasto fermo alle porte di Kiev si è disperso per riposizionarsi nelle foreste e nelle città vicine alla capitale. Lo rivelano le immagini satellitari diffuse da Maxar che mostrano come le unità corazzate dell'esercito russo, spada di Damocle sul capo del governo ucraino, si siano mosse per sistemarsi in posizione d'attacco altrove. Sintomo del fatto, secondo gli esperti militari, che l'attacco finale alla città di Kiev potrebbe essere imminente: gli analisti sono certi che dopo l'accerchiamento alla città durato due settimane, dovremmo aspettarci un combattimenti di almeno di sei settimane per conquistare la città dove si trova tuttora il presidente Zelensky.
Oltre 20mila evacuati dalla regione di Kiev
Fonti di intelligence americana hanno infatti confermato l'avanzamento delle truppe russe verso Kiev che sarebbero ormai a meno di 15 chilometri dalla città che da due giorni ha iniziato a svuotarsi. Con l'apertura dei corridoi umanitari infatti è iniziata, anche se a rilento, l'evacuazione dei civili dalla regione di Kiev. Sono più di 20mila le persone che hanno lasciato le aree circostanti Kiev negli ultimi due giorni, secondo quanto riportato dal governo ucraino mentre le forze russe si avvicinavano alla capitale.
Kiev circondata: resistono le truppe ucraine
Continua dunque la battaglia attorno a Kiev così come i bombardamenti e gli attacchi via terra. I russi, appena fuori dalla capitale, starebbero cercando di sfondare la linea difensiva nei distretti di Boryspil e Brovarsky, nella parte orientale della città. L'operazione, però, per ora non è riuscita. A nord di Kiev, i soldati hanno eretto posti di blocco e scavato trincee, a -9 gradi. La strategia sembra dunque quella di voler isolare la capitale annientando le zone circostanti prima di tentare l'approdo.
Russi si avvicinano a Kiev, missili su Lutsk e Dnipro: cos'è successo nella notte
Mentre le truppe russe si muovono verso l'aeroporto di Antonov, a nord della capitale, e nelle foreste intorno a Kiev con semoventi d'artiglieria sollevati in posizione di fuoco, questa mattina all'alba sono iniziate i primi attacchi anche a Occidente, alle porte di Leopoli: bombe sulla città di Dnipro, Lutsk e anche Ivano-Frankivsk. Presi di mira gli aeroporti delle città che sono stati messi fuori uso dalle forze russe. Si tratta dei primi missili che hanno colpito le città che sono pericolosamente vicine alla cittadina di confine di Lviv dove sono accampati migliaia di profughi in attesa di poter attraversare il confine polacco.