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Si addormenta col figlio appena nato tra le braccia, quando si sveglia il bimbo è morto

Chelsea Love, 24 anni inglese, ha voluto condividere la sua dolorosissima esperienza coi lettori del Daily Mail. Il suo obiettivo è anche e soprattutto fare in modo che tragedie simili non accadono più.
A cura di B. C.
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È il dolore più grande che un genitore possa mai provare: la perdita di un figlio. Chelsea Love, 24 anni, inglese, ha trovato il coraggio di raccontare la sua drammatica esperienza al Daily Mail: la donna si era addormentata sul divano di casa col piccolo Leo tra le sue braccia, quando si è risvegliata il bimbo non respirava più. La donna aveva posato il suo figlioletto, nato da appena  8 giorni, sul suo petto, per poi appisolarsi. Dopo un'ora, Chelsea è stata freneticamente svegliata dal padre di Leo, Sam Coles, dopo aver notato che il piccolo aveva cambiato colore. Leo è stato subito ricoverato in ospedale dove i medici sono riusciti a rianimarlo. Purtroppo però hanno scoperto che il bimbo aveva subito dei danni cerebrali estesi a causa della mancanza di ossigeno e non si sarebbe mai più ristabilito. Chelsea e Sam hanno così deciso di staccare la macchina che teneva in vita il loro bimbo.

Ora Chelsea, che è anche mamma di Scarlett di due anni, ha dichiarato allo Hull Daily Mail: "Era semplicemente perfetto, era così luminoso, era una stellina”. La donna ha deciso di raccontare la sua tragica perdita anche e soprattutto con l’intenzione di fare in modo che non capiti ad altre mamme. "Potrebbe succedere a chiunque, io ho sofferto tantissimo. La gente mi ha guardato in un altro modo dopo quello che è accaduto, come se fosse colpa mia” ammette. “C’è gente che ha fatto commenti orribili, alcuni hanno gettato rifiuti nel mio giardino mentre Scarlett stava giocando, solo perché avevano letto della morte di Leo sul giornale” dice ancora la 24enne. Sulla tragedia è stata aperta un'inchiesta che però non è riuscita a determinare come è morto il neonato: "Mi spiace non poter fornire a questa donna le risposte di cui hai bisogno” ha spiegato il medico  Paul Marks.

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