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Modella russa 14enne sfila per 12 ore consecutive e muore. Aveva un “contratto da schiava”

La giovanissima si era trasferita in Cina da tre mesi. Il suo contratto prevedeva appena tre ore di lavoro alla settimana, ma in realtà Vlada Dzyuba arrivava a sfilare anche 12 ore consecutive. Era malata ma ha avuto paura di chiedere aiuto medico.
A cura di Biagio Chiariello
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Aveva appena 14 anni e sognava di diventare una top model. E per raggiungere, era disposta a sfilare anche per 12 ore consecutive. Alla fine però Vlada Dzyuba è crollata durante una sfilata “massacrante” a Shanghai. Sbarcata in Cina dalla città di Perm, capoluogo dell'omonima provincia russa degli Urali, la giovane aveva iniziato tre mesi fa la carriera di modella circa 3 mesi fa. Come riporta il quotidiano Siberian Times, il decesso sarebbe stato provato da una meningite cronica, aggravata da un grave esaurimento nervoso. Vlada non aveva un'assicurazione medica. Ufficialmente doveva lavorare solo tre ore alla settimana. Durante l’ultima sfilata non si era sentita bene e all'improvviso le è salita la febbre. Ciononostante, ha voluto comunque scendere in passerella. Pochi minuti dopo è svenuta. L’ambulanza è subito intervenuta, ma la giovane è morta dopo due giorni di coma. La notizia ha generato grandi polemiche in Russia e ora anche il governo, attraverso l'ombudsman Pavel Mikov, difensore civico dei diritti umani di stanza a Perm, starebbe indagando sulla vicenda per capire se siano stati commessi reati.

Il caso di Vlada fa tornare alla ribalta le polemiche legate alle giovani modelle russe reclutate in Cina, sfruttate e costrette a condizioni e ritmi di lavoro spesso improponibili. Mosca ha chiesto spiegazioni alla Cina in merito. “Mi stava dicendo che non si sentiva bene: sono così stanca – ripeteva – vorrei tanto dormire”, ha dichiarato ai media russi disperata Oksana, la mamma di Vlada. Elvira Zaitseva, direttrice dell'agenzia di modelle della quattordicenne, ha chiesto scusa per l’accaduto e ha confessato di non aver controllato se il contratto della ragazza venisse rispettato: “Nessuno si aspettava che sarebbe finita così. Ora raccogliamo ciò che abbiamo seminato”

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