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Opinioni

Severn Cullis-Suzuki come Greta Thunberg, ma 27 anni prima: “Prendevano in giro anche me”

Severn Cullis-Suzuki, a soli 12 anni, stupì il mondo con il suo intervento in difesa dell’ambiente al Vertice della Terra di Rio de Janeiro. “Ciò che state facendo mi fa piangere di notte”, le sue parole cariche di dolore. Era il 1992, 27 anni prima dell’appassionato discorso di Greta Thunberg al Summit sul clima delle Nazioni Unite. Fanpage.it ha intervistato Cullis-Suzuki per sapere cosa è cambiato da allora e, soprattutto, se è ancora possibile fermare la devastazione ambientale.
A cura di Mirko Bellis
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Severn Cullis-Suzuki nel 1992 aveva solo 12 anni. Ma questo non le ha impedito di rivolgersi con toni molti duri ai rappresentanti dei 172 Paesi riuniti a Rio de Janeiro per il Vertice della Terra. Durante l’incontro, organizzato dalle Nazioni Unte, l’allora adolescente canadese criticò duramente le politiche che contribuivano alla distruzione dell’ambiente. “Nel 1992 ero solo una ragazzina – afferma nell'intervista a Fanpage.it – ma avevo visto con i miei occhi le foreste amazzoniche andare a fuoco in Brasile. È stata un’esperienza traumatica. Non potevo credere che stessero devastando in quel modo il polmone del mondo”.

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“Ho paura di andare fuori al sole perché ci sono i buchi dell’ozono – le parole di Severn davanti ai delegati di tutte le nazioni del mondo –, ho paura di respirare l’aria perché non so quali sostanze chimiche contiene. E ora sentiamo parlare di animali e piante che si estinguono, che ogni giorno svaniscono per sempre. Quando avevate la mia età vi preoccupavate forse di queste cose?”. Il discorso di Cullis-Suzuki è stato equiparato a quello pronunciato da Greta Thunberg durante il Summit sul Clima tenuto a New York nel settembre 2019. Entrambe hanno parlato a nome delle future generazioni per dire basta alla distruzione dell’ambiente. E tutte e due hanno chiesto con forza ai grandi del pianeta un’inversione di rotta per tutelare l’ecosistema. “Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia”, l’accusa di Greta. “Ciò che state facendo mi fa piangere di notte”, il dolore di Severn. Sono passati 27 anni da quel discorso a Rio de Janeiro ma l’impegno di Cullis-Suzuki in difesa della biodiversità e contro il cambiamento climatico è rimasto lo stesso.

Cosa è cambiato dal 1992 ad oggi?

Nel 1992 sembrava che il mondo avesse a cuore i temi ambientali. Era un problema che aveva coinvolto gli stessi leader politici e l'opinione pubblica. E tante nazioni hanno cominciato a prestare attenzione al clima. Ora sembra che stiamo vivendo lo stesso momento. La differenza è che adesso siamo in guai seri. Perché i Paesi non hanno agito visto che si erano impegnati a farlo? Questo è davvero l’aspetto più inquietante. Oggi stiamo assistendo a manifestazioni di massa in difesa dell’ambiente. Ma le persone dovrebbero chiedersi: perché siamo andati nella direzione opposta a quella che era stata promessa dai leader mondiali? E, ancora più importante, come possiamo impedire che succeda un’altra volta?

Lei è stata paragonata a Greta Thunberg. Cosa pensa dell'attivista svedese?

Greta è brillante. È riuscita a coinvolgere tanti giovani e questo è un risultato straordinario. Lei chiede un cambiamento radicale. Chi realizza grossi benefici economici dalla situazione attuale, invece, sta provando a delegittimarla. Mi preoccupano i toni con cui viene criticata, soprattutto dai cittadini dei Paesi occidentali che sono i maggiori responsabili della distruzione ambientale. Abbiamo bisogno di giovani come Greta perché sono la voce della verità.

Molti accusano Greta di essere manipolata

Sembra che essere giovane e donna sia qualcosa di negativo. I suoi critici dicono che non dovrebbe essere ascoltata perché di sicuro c’è qualcuno dietro di lei che la sta manipolando. La verità è un’altra: a chi l’accusa non piacciono le persone che si alzano in piedi e dicono le cose come stanno.

Perché il mondo dovrebbe ascoltare di più un'adolescente che gli scienziati?

È la stessa cosa che mi hanno detto quando ho fatto il mio discorso a Rio. Penso che i giovani abbiano l’autorità morale per denunciare la distruzione della vita sulla terra. Non possono essere considerati complici o responsabili. L’altro motivo per cui credo che saranno ascoltati è semplice: l’amore dei genitori verso i propri figli. Quando una ragazza mette la generazione dei padri o dei nonni di fronte alle loro responsabilità, tutto ciò ha un enorme potere. Più grande di quello degli scienziati.

I giovani sono oggi più coscienti del cambiamento climatico?

Purtroppo non stiamo preparando i nostri ragazzi ad affrontare la realtà. Non riusciamo a fargli capire quanto sia importante il riscaldamento globale e cosa significhi per le loro vite. Non gli stiamo insegnando a fare quel grande cambiamento di cui abbiamo tutti bisogno. Sono cresciuta a Vancouver e per molti è una delle città migliori al mondo in cui vivere. L’anno scorso, però, a causa dell’inquinamento dell’aria le persone non uscivano neppure di casa. I bambini non potevano giocare all'aperto. È per questo che dobbiamo eliminare le emissioni di CO2. E dobbiamo farlo subito, se vogliamo sopravvivere.

Crede che siamo ancora in tempo per fermare la devastazione ambientale?

Sì, certo. Abbiamo il tempo per cambiare le cose. Ciò nonostante, impedire che la temperatura aumenti di 1,5°, ad esempio, sarà molto difficile. Il cambiamento climatico è già una realtà ed è impossibile tornare indietro completamente. Ma è imperativo pensare al futuro e lottare per rendere il mondo un luogo più abitabile.

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