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Seul riprende propaganda anti-Pyongyang con altoparlanti: “Colpa del Nord dopo il lancio di spazzatura”

Seul ha annunciato di voler riprendere la propaganda anti-Pyongyang dopo il lancio di palloni di spazzatura dalla Corea del Nord. La parte a Sud ha voluto sottolineare che la tensione “è esclusivamente da imputare a Pyongyang”
A cura di Gabriella Mazzeo
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La Corea del Sud avrebbe deciso di riattivare le trasmissioni contro la Corea del Nord attraverso gli altoparlanti nelle aree di confine in risposta alle continue campagne anti-Seul di Pyongyang. La Corea del Nord avrebbe infatti ripreso a organizzare "piccole rappresaglie" contro la parte a Sud: l'ultimo, l'invio di rifiuti al Sud con palloni aerostatici. 

La decisione di riattivare le trasmissioni anti-nordocoreane è arrivata dopo una riunione di emergenza sulla sicurezza coordinata dal direttore Chango Ho-jin. I funzionari hanno dato l'ok all'istallazione degli altroparlanti e all'inizio di trasmissioni sulle aree di confine già a partire dalla giornata di oggi. Questo potrebbe portare il Nord a un'ulteriore azione e a possibili ritorsioni militari. Pochi giorni fa, infatti, Pyuongyang aveva fermato l'invio di palloncini pieni di spazzatura e letame verso il Sud.

Secondo la Corea del Nord, questo tipo di azioni sarebbero "rappresaglie" contro il lancio di volantini effettuato da alcuni disertori nordcoreani che avevano inviato a Pyongyang chiavette Usb contenenti musica da Seul e K-drama (le serie Tv prodotte nella Corea del Sud), vietate dal regime di Kim Jong-un. L'effetto più immediato di questa nuova tensione tra le due parti è stata la sospensione del patto intercoreano di convivenza siglato sei anni fa.

Dopo questa prima brusca interruzione dei rapporti, la Corea del Sud ha annunciato anche l'installazione di diffusori acustici verso la Corea del Nord per la trasmissione dei messaggi, sottolineando che la responsabilità della tensione tra le due Coree "ricade interamente sul Nord".

Dopo gli ultimi lanci di spazzatura, la Corea del Sud ha fatto sapere di "non voler restare a guardare" senza reagire alle "minacce" delle autorità nordcoreane. "La Corea del Nord, dopo aver sparato colpi di artiglieria nel Mar Giallo e lanciato missili, ha compiuto atti spregevoli di cui qualsiasi paese normale si vergognerebbe" ha sottolineato il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol

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