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Sette attacchi di squali in un mese in North Carolina, si pensa di chiudere le spiagge

Una sequenza di attacchi record nello stato americano ha messo in allarme le autorità locali.
A cura di Antonio Palma
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Cresce la paura su alcune spiagge della Carolina del Nord, negli Stati Uniti, dopo una lunga serie di attacchi di squali ai danni di bagnanti e surfisti. Lungo le coste dello stato americano infatti in appena un mese sono stati registrati ben sette episodi di attacchi di squali a persone. Il primo attacco della serie è stato registrato all’inizio di giugno quando un'adolescente per poco è riuscita ad evitare un morso letale riportando solo qualche graffio e danni alla sua tavola da surf. Molto peggio invece è andata nel caso dell'ultimo episodio che ha coinvolto un uomo di 68 anni morso a gamba e braccia. L'uomo si trova ora ricoverato in ospedale in gravi condizioni con ferite multiple a gambe e braccia. Stessa sorte era toccata in precedenza al 16enne Hunter Treschl che lo scorso 14 giugno ha perso un braccio in un attacco. E nella stessa giornata e a poche miglia di distanza era stata attaccata e ferita gravemente anche una ragazzina di 12 anni. Sono rimasti feriti leggermente invece in altri attacchi un bambino, un 18enne e un uomo di 43 anni attaccato al largo di Hilton Head.

Una frequenza di attacchi di squali con pochissimi precedenti in un così breve arco di tempo e che ha fatto scattare l’allarme delle autorità locali. Dopo l'ultimo incidente, infatti, le amministrazioni delle città costiere della Carolina hanno invitato i cittadini a non fare il bagno o praticare sport in acqua. In molti però hanno chiesto misure molto più estreme e urgenti alle autorità statali competenti come quella di chiudere le spiagge e renderle zone offlimits per il weekend del 4 luglio, cioè per la festa nazionale statunitense, quando si affollano di persone.

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