Alluvione a Valencia

“Sembrava uno tsunami ma nessun avvertimento”, il racconto dei superstiti dell’alluvione a Valencia

Il racconto dei superstiti dell’alluvione a Valencia è unanime, nessuno era stato avvisato e nessuno si aspettava quanto accaduto. La furia dell’acqua ha colto di sorpresa persone che uscivano regolarmente dal lavoro, altre che facevano compere o erano in viaggio.
A cura di Antonio Palma
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Le drammatiche immagini dell'alluvione a Valencia, con palazzi sommersi e centinaia di auto trascinate via dalla furia dell'acqua, danno la perfetta fotografia della devastazione avvenuta in Spagna con decine di morti e danni incalcolabili ma anche della completa impreparazione a un evento così catastrofico di cui gli abitanti erano completamente all'oscuro. Anche il racconto dei superstiti è unanime, nessuno era stato avvisato e nessuno si aspettava quanto accaduto.

Inondazioni a Valencia: "Non ci aspettavamo nulla del genere"

La furia dell'acqua causate dal fenomeno della DANA ha colto di sorpresa persone che uscivano regolarmente dal lavoro, altre che facevano compere o erano in viaggio e ragazzini e bambini che erano addirittura in classe per il turno pomeridiano perché nessuno aveva avvertito le scuole del pericolo imminente. "Quando è suonato l'allarme sui cellulari non abbiamo avuto il tempo. All'improvviso è arrivata un’onda, come se fosse uno tsunami, e siamo dovuti salire subito su uno dei ponti che attraversano l’autostrada" ha racconto a El Pais uno dei tanti cittadini che si sono trovati bloccati nelle auto sulle autostrade.

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Il ritardo dei sistemi di allarme

All'indomani di un evento meteo che nessuno pensava sarebbe stato così catastrofico, è palese dal racconto dei cittadini la completa sottovalutazione del pericolo. Anche i uno dei comuni più colpiti, quello di Picassent, a sud di Valencia, solo a mezzogiorno l'amministrazione locale ha chiuso le scuole che hanno mandato a casa i bimbi nel primo pomeriggio. "Eravamo impreparati, non ci aspettavamo nulla del genere" ha dichiarato un'insegnante di un istituto agrario rimasta bloccata con 25 studenti per tutta la notte. Eppure l'Agenzia meteorologica statale spagnola aveva aggiornato l'allerta meteo innalzandola a livello rosso già martedì mattina alle sette e mezza ma in molte zone nella provincia di Valencia l'allarme alla popolazione è arrivato solo al pomeriggio o in serata e così uffici, fabbriche e persino case di cura hanno continuato a funzionare.

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L'allarme del sistema Es-Alert, il sistema di notifica sui cellulari come il nostro IT-Alert, è stato lanciato per la città di Valencia alle 8 di sera quando ormai i fiumi erano già straripati in diversi comuni dell’area metropolitana. "Eravamo sulla tangenziale, le uscite erano chiuse e abbiamo proseguito, poi all'improvviso la strada ha cominciato ad allagarsi" ha raccontato un'automobilista rimasta per quasi sette ore su un tratto della tangenziale di Valencia. Altre decine di persone bloccate in strada hanno raggiunto a piedi la zona di un centro commerciale allagato, salendo ai piani alti di un palazzo di un'azienda che ha dato loro ospitalità. "Mi sono scritta il numero di telefono di mio fratello sul braccio prima di scendere dall'auto" ha raccontato una delle sopravvissute.

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