Seidos, sparata da un cecchino sopravvive con il proiettile nella testa
La guerra in Siria non fa distinzioni. Bambini, giovani, donne, anziani. Tutti sono potenziali vittime di un cecchino. Anche Sindos, 10 anni, una bambina originaria della Siria Meridionale rimasta vittima del fuoco di un cecchino. La pollottola è rimasta incastrata nel suo lobo temporale. Quando fu colpita – il 16 gennaio del 2011 – si trovava insieme alla sua famiglia in un container metallico all'interno di un campo profughi. Non ricordano molto di quanto successo. Il padre racconta di un un attacco, degli spari e poi la figli che sviene mentre il sangue esce dalla testa.
Sinos resta in coma per due giorni, i medici sono scettici circa la possibilità di sopravvivenza ma la piccola reagisce, si sveglia e sopravvive. Dopo alcumi mesi di fisioterapia torna a camminare e giocare. Oggi Sidos conduce una vita normale anche se è costretta a prendere antibiotici e antiepilettici.
E' la storia della guerra in Siria, una guerra che non risparmia nessuno