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“Sei stato abbandonato” ma era stato rapito in Cile, incontra la madre per la prima volta a 42 anni

Il 42enne statunitense è sicuro che i genitori adottivi non hanno mentito e sono stati ingannati a loro volta. “Non lo avrebbero mai fatto”, ha detto l’uomo che ora si dice felice di poter contare su due mamme e due famiglie.
A cura di Antonio Palma
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Jimmy ha sempre saputo di essere stato adottato, la sua famiglia in Usa infatti gli aveva detto fin da bambino che era stato dato in adozione dalla famiglia di origine per amore e per dargli un futuro migliore. Quella che tutti loro credevano una adozione regolare, però, in realtà era frutto di un rapimento. È la storia di Jimmy Lippert Thyden, un avvocato statunitense che a 42 anni si è ritrovato davanti a una verità sconcertante, riuscendo infine ad abbracciare per la prima volta la sua madre biologica in Cile.

Cresciuto in Virginia da genitori adottivi molto affettuosi, all'uomo non è mai mancato nulla. "Mi è stato detto che ero stato dato in adozione per amore e ci ho creduto perché son stato cresciuto da una madre che mi ha amato e ha voluto per me il meglio: una vita piena di opportunità ed educazione" ha spiegato alla Cnn Jimmy che ora ha anche una propria famiglia e una figlia.

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Tutto ha iniziato a cambiare nel 2012, quando sua madre adottiva gli ha consegnato i documenti fatti per l’adozione mentre lui si preparava a partire per l’Afghanistan come militare. Esaminando quelle carte, il 42enne ha scoperto moltissime incongruenze nei racconti delle organizzazioni affidatarie. “C’erano tre o quattro diversi resoconti della storia e così divergenti che non potevano essere tutti veri” ha spiegato.

Da quel momento per anni Jimmy si è interrogato sulle sue origini senza sapere però da dove cominciare. Solo quando, pochi mesi fa, ha scoperto altre storie di bimbi cileni, il 42enne è arrivato a una svolta. Ha saputo di "Nos Buscamos", un'organizzazione no-profit cilena dedita ad aiutare le persone rapite da bambini a ritrovare i loro genitori biologici e le loro famiglie, e ha scoperto che era stato rapito in fasce alla madre durante la dittatura di Pinochet.

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Il passo successivo è stato rintracciare la madre, la 69enne María Angélica González, una donna che aveva creduto per decenni che suo figlio fosse morto poco dopo la nascita. “Non poteva crederci. Pensava che fosse uno scherzo di cattivo gusto perché le avevano detto che il suo bambino prematuro era morto” ha raccontato la direttrice dell'organizzazione.

“Lei non sapeva di me perché le sono stato portato via alla nascita, le è stato detto che ero morto e quando ha chiesto il mio corpo, le hanno detto che se ne erano sbarazzati. E così, non ci siamo mai abbracciati" ha commentato il 42enne che ad agosto ha potuto finalmente conoscere la sua mamma biologica.

Conoscere la verità è stato doloroso ma Jimmy è sicuro che i genitori adottivi non hanno mentito e sono stati ingannati. “Non hanno mai pensato nemmeno per un secondo che stavano comprando un bambino. Non lo avrebbero mai fatto”, ha detto l'uomo che ora si dice felice di poter contare su due mamme e due famiglie.

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