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“Sei morti nel suo magazzino e lui ha fatto festa”: Bezos nel mirino dopo il tornado in Illinois

Jeff Bezos sotto l’occhio del ciclone dopo che un tornado si è abbattuto su un centro logistico Amazon in Illinois provocando la morte di almeno sei dipendenti. Non è chiaro se vi siano altre vittime. Ma il multimiliardiario in quel momento stava celebrando la sua nuova missione “turistica” nello spazio.
A cura di Chiara Ammendola
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Il tetto del magazzino Amazon spazzato via dal tornado (foto Twitter)
Il tetto del magazzino Amazon spazzato via dal tornado (foto Twitter)

Edwardsville è un piccolo comune degli Stati Uniti d'America, situato nello stato dell'Illinois, nella contea di Madison. È anche la sede di un grosso centro di logistica Amazon dove lavorano centinaia di persone. Venerdì scorso uno degli oltre 30 tornado che si sono abbattuti nel Midwest ha colpito proprio il magazzino del colosso dell'e-commerce spazzandone via il tetto e uccidendo sei persone. Una scena devastante quella che si è presentata dinanzi agli occhi dei soccorritori che dopo ore ininterrotte di ricerche hanno sospeso le operazioni: al momento il bilancio è ancora provvisorio visto che non è chiaro quante persone fossero in quel momento nella struttura.

La notizia però non sembra aver distolto il proprietario di Amazon, il multimiliardario Jeff Bezos, dall'attività nella quale era impegnato in quel momento, ovvero i festeggiamenti per l'imminente lancio nello spazio di nuovi turisti astronauti. In un post social condiviso dopo il passaggio del tornado e prima del lancio della navicella, Bezos si è fatto immortalare in una foto con l'equipaggio della New Shepard, tra i quali c'era anche l'ex giocatore della NFL Michael Strahan. Sono state necessarie 24 ore prima di un suo intervento ufficiale sulla morte di sei suoi dipendenti, espresso in un tweet in cui ha detto di avere il cuore spezzato: "La notizia da Edwardsville è tragica. Abbiamo il cuore spezzato per la perdita dei nostri compagni di squadra – ha scritto – i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle loro famiglie e ai loro cari.

Parole ritenuti insufficienti rispetto a una tragedia sulla quale si dovrà fare luce. In quel momento infatti, visto che il tornado ha colpito il magazzino di Edwardsville intorno alle 20.30 di venerdì 11 dicembre, non è chiaro quanti dipendenti fossero all'interno della struttura: a quell'ora era in corso un ricambio del personale che si alternava tra chi stava finendo il proprio il turno e che invece aveva appena timbrato il cartellino. Ciò che è chiaro è che al lavoro in quel momento c'erano Austin J. McEwen, 26 anni, Deandre S. Morrow, 28 anni, Kevin D. Dickey, 62 anni, Clayton Lynn Cope, 29 anni, Etheria S. Hebb, 24 anni e Larry E. Virden, 46 anni, i cui corpi sono stati ritrovati sotto le macerie dai vigili del fuoco. Almeno 45 dipendenti sono riusciti a mettersi in salvo mentre il tetto della struttura crollava, ma non è chiaro quante siano le persone rimaste intrappolate sotto i detriti spazzati via dal tornado. Il centro logistico non aveva infatti alcuna area per permettere ai dipendenti di ripararsi e sfuggire alla furia dei venti.

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Intanto Jeff Bezos stava festeggiando la sua imminente nuova missione nello spazio. Scena che non è sfuggita a chi sui social lo accusa di aver lasciato morire sei persone in modo da poter volare nello spazio: "Jeff bezos riesce a costruire astronavi ma non magazzini a prova di tornado – ha scritto un utente su Twitter – ovviamente non può nemmeno dare un giorno libero ai propri dipendenti così da non lasciarli morire in un tornado". "Dio non voglia che i lavoratori di Amazon smettano di lavorare durante un tornado o Jeff Bezos potrebbe dover aspettare altri 10 secondi per aggiungere un altro miliardo di dollari al suo patrimonio netto", si legge invece su un altro account.

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