“Sei giovane, sono solo dolori femminili”, ma era un cancro di 26 cm: Keesha costretta a isterectomia
Alle prese con dolori lancinanti alla parte inferiore dell'addome, una ragazza britannica di 27 anni è stata più volta rispedita a casa dai medici del Servizio Sanitario Nazionale inglese che hanno ridimensionato il tutto a dolori mestruali e stile di vita sbagliato, ma la giovane aveva in realtà una grossa massa cancerosa di 26 cm che infine l’ha costretta a subire una isterectomia completa che le ha tolto la possibilità di avere figli.
È la triste storia di Keesha Walden, una giovane inglese che dopo l’operazione chirurgica i cui le sono state rimosse le ovaie, l'utero, l'appendice, la cervice e 26 linfonodi, ora si sta sottoponendo a chemioterapia. Secondo la giovane, la diagnosi errata le avrebbe impedito una cura tempestiva. Secondo la 27enne, i dolori e il suo disagio sono stati minimizzati dai medici che li hanno considerati semplicemente "parte dell'essere donna".
La ragazza si era rivolta una prima volta al suo medico di base nel marzo dello scorso anno, ma aveva ottenuto solo consigli su stile di vita e rassicurazioni sui dolori. “Mi è stato detto di stare attenta a cosa mangiavo e di fare esercizio fisico perché la circonferenza della vita era molto grande” ha raccontato lei stessa al Sun, aggiungendo: "Le mie preoccupazioni sono state liquidate e mi è stato assicurato che probabilmente i miei sintomi non erano nulla di cui preoccuparsi, data la mia età”.
A settembre di quell'anno però i sintomi di Keesha sono peggiorati. Solo così è stata sottoposta a visita oncologica presso una clinica ginecologica. A questo punto la diagnosi di cisti benigna, anche questa sbagliata. La biopsia successiva all’operazione avvenuta nel febbraio scorso, ha rilevato infatti che era un tumore ovarico. Una successiva TAC ha mostrato che il cancro si era diffuso, con nuove masse nella pelvi e noduli sospetti nel polmone.
A Keesha è stato diagnosticato un adenocarcinoma mucinoso, una patologia rara che rappresenta solo il 2-3 percento dei casi di cancro ovarico. “A causa della diagnosi tardiva, mi è stato comunicato che un'isterectomia radicale era la mia unica opzione di sopravvivenza e che sospettavano che il cancro fosse in realtà allo stadio tre, potenzialmente allo stadio quattro” ha denunciato la giovane.
"I medici hanno ripetutamente ignorato i miei sintomi, nonostante avessi detto loro quanto fosse grave il mio dolore e il mio disagio” ha raccontato ancora la 27enne esortando gli altri a perseverare nel tentativo di ottenere una diagnosi. "Ascolta sempre il tuo corpo, se pensi che qualcosa non vada, assicurati di insistere coi medici. Mi dispiace di non essere stata più insistente nel cercare una diagnosi” ha concluso la giovane.