Secondo l’Onu ci potrebbero essere stati stupri anche da parte dei militari ucraini
Accuse di violenze sessuali non solo da parte russa, ma anche ucraina. A ricevere le denunce è stata l'Onu. Lo riferisce la sottosegretaria generale delle Nazioni Unite, Rosemary DiCarlo, di fronte al Consiglio di Sicurezza. Gli stupri sarebbero stati commessi da membri delle forze ucraine e delle milizie di difesa civili, mentre da parte russa sarebbero avvenuti in gruppo e anche di fronte a minori.
"Sono emerse – ha spiegato Di Carlo- accuse di violenze sessuali legate al conflitto perpetrate dalle forze russe. Queste includono stupri di gruppo e stupri davanti a bambini. Ci sono anche denunce di violenza sessuale da parte delle forze ucraine e delle milizie di protezione civili".
L'Onu, poi, secondo la stessa segretaria generale, sta portando avanti una missione ad hoc per i diritti umani in Ucraina, nel tentativo di indagare per verificare queste accuse. Nei giorni scorsi Human Rights Watch aveva intervistato diversi ucraini ed ucraine, inclusi testimoni, vittime e residenti dei territori occupati dalla Russia, di persona o tramite telefono. Queste persone avevano parlato di stupri da parte dei militari di Mosca, chiedendo di essere identificati solo con il nome oppure con pseudonimi.
In particolare una donna, che si è presentata con il nome di fantasia Olha, ha raccontato all'ong che un soldato russo l’ha violentata più volte in una scuola nella regione di Kharkiv, dove si era rifugiata con la sua famiglia. Il militare l'avrebbe anche picchiata e dopo le avrebbe tagliato la faccia, i capelli e il collo con un coltello. Poi la donna è scappata e ha ricevuto cure mediche. A Human Rights Watch ha mostrato foto di come era stata ridotta prima di essere curata, con diverse ferite su tutta la faccia.
Ma che le donne ucraine non dovessero stare attente solo ai soldati russi era in parte già noto. Una poliziotta di Odessa aveva raccontato ad esempio nei giorni scorsi di una tensione aumentata con il coprifuoco. "Uomini della guardia civile girano armati e con il volto coperto dal passamontagna" aveva detto, invitando le ragazze più piccole a non uscire da sole, come aveva detto di fare a sua figlia. Lo stupro e l’aggressione sessuale per il diritto internazionale sono crimini di guerra e una violazione del diritto umanitario. Ad oggi il procuratore generale dell’Ucraina e la Corte penale internazionale hanno annunciato indagini. Ma questo non può fermare le paure delle donne ucraine.