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Guerra in Ucraina

Secondo il Wsj prima dell’insediamento di Trump il Pentagono invierà a Kiev 500 missili intercettori

Gli Stati Uniti invieranno 500 missili intercettori per Patriot e Nasams in Ucraina: a dirlo un alto funzionario statunitense citato dal Wall Street Journal. Intanto il Cremlino avverte Trump: “La soluzione al conflitto non è semplice”.
A cura di Susanna Picone
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Il Pentagono invierà 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot. A scriverlo oggi è il Wall Street Journal (Wsj), che cita un alto funzionario dell'amministrazione Biden. Questo accadrà, secondo il giornale, prima che entri in carica il nuovo presidente Donald Trump, vincitore delle elezioni del 5 novembre. Obiettivo degli Stati Uniti di Biden sarebbe appunto quello di inviare armi a Kiev prima dell’inizio del secondo mandato da presidente del tycoon.

Armi a Kiev prima dell'insediamento di Trump

I missili, sempre secondo il Wsj, dovrebbero arrivare presto a Kiev, entro qualche settimana, in modo tale da soddisfare la necessità di rafforzare la difesa aerea ucraina entro la fine dell’anno. Il Pentagono avrebbe anche dato il permesso agli appaltatori americani di riparare le attrezzature fornite alle forze armate ucraine sullo stesso territorio dell'Ucraina, mentre in precedenza il ministero della Difesa americano aveva affermato che ciò era "troppo pericoloso".

"Accelerare gli aiuti a Kiev"

Sulla necessità di aiutare l’Ucraina si è espresso di nuovo anche l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell: "La guerra della Russia ha comportato un immenso tributo umano all'Ucraina e al suo coraggioso popolo. L'Ucraina rimane determinata a prevalere e a raggiungere una pace giusta e duratura. Dobbiamo intensificare e accelerare i nostri sforzi per sostenere l'Ucraina. L'urgenza è fondamentale. Il tempo si misura in vite umane", ha scritto mentre è in corso la sua missione a Kiev.

Mosca a Trump: "Soluzione a conflitto non è semplice"

Intanto, dopo le elezioni Usa, Mosca ha fatto sapere di essere "pronta ad ascoltare" le proposte di Trump in merito alla guerra in Ucraina. "Se ci saranno segnali da parte americana che indicano che hanno idee su come procedere in termini di risoluzione, piuttosto che continuare a pompare il regime di Kiev con ogni tipo di assistenza nella speranza che alla fine ciò porti alla sconfitta strategica di Mosca, faremo senza dubbio tutto il possibile per analizzare la situazione e trovare una risposta", ha dichiarato il viceministro degli Esteri Sergei Riabkov, citato da Interfax. Per poi dire che "è chiaro che non esiste una soluzione semplice a questo problema o ai problemi correlati a ciò che sta accadendo in Ucraina e nei dintorni".

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