Secondo black out totale a Cuba: chiusi locali e scuole per dare corrente alla popolazione

Oltre 10 milioni di cubani da due giorni sono ormai senza corrente dopo un guasto alla più grande centrale del Paese. Una situazione grave con il cibo che sta iniziando a marcire nei frigoriferi. Chiusi locali, attività non essenziali e scuole.
A cura di Antonio Palma
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"Stiamo fermando le attività economiche per dare corrente alla popolazione" lo ha dichiarato il primo ministro di Cuba Manuel Marrero Cruz dopo che l'isola ha dovuto affrontare un secondo black out totale in meno di 24 ore. Dopo una prima interruzione di corrente venerdì, infatti, a Cuba sabato si è registrato un secondo blackout nazionale, dopo che le autorità avevano annunciato il parziale ripristino dell’elettricità. Il guasto si è verificato dopo che la centrale elettrica Antonio Guiteras a Matanzas, la più grande dell'isola, è rimasta offline intorno alle 11 ora locale di venerdì e ha colpito oltre 10 milioni di cubani che da due giorni sono ormai senza corrente.

Il primo ministro ha affermato che gran parte della limitata produzione del Paese è stata interrotta per evitare di lasciare la popolazione completamente senza elettricità. "Abbiamo riattivato 2 centrali termoelettriche e quella del lago Mariel. Continuiamo ad aumentare la produzione" è l'ultimo aggiornamento del Ministero ma la situazione appare ancora molto critica e ci sono intere zone di Cuba senza corrente.

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Una situazione disastrosa per gran parte dei cittadini che non possono permettersi un generatore. Non ci sono ventilatori e il cibo sta iniziando a marcire nei frigoriferi. Molte case sono persino senza acqua, perché la fornitura dipende dalle pompe elettriche.

I locali e i centri ricreativi sono stati chiusi e solo i "lavoratori indispensabili" possono presentarsi al lavoro, secondo un elenco di misure di risparmio energetico varate dalle autorità. Anche le scuole sono state chiuse fino a nuovo ordine e si parla di giorni per ripristinare almeno gran parte del sistema anche se il ministro della Salute ha dichiarato che le strutture sanitarie del Paese funzionano tramite generatori e che gli operatori sanitari continuano a fornire servizi essenziali.

I funzionari cubani hanno attribuito la causa del blackout totale a una serie di eventi, tra cui l'inasprimento delle sanzioni economiche statunitensi, i disagi causati dai recenti uragani e il degrado delle infrastrutture dell'isola. Quest'anno inoltre Cuba è stata colpita dal calo delle spedizioni di carburante dal Venezuela che ha aggravato ulteriormente la situazione.

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