“Se vuoi vedermi ancora viva, paga”. Finge il proprio rapimento e chiede 50mila euro alla madre: arrestata
La Guardia Civil spagnola ha arrestato una 30enne nel sud dell'isola di Tenerife, nelle Canarie, per aver simulato il proprio rapimento e per aver chiesto 50.000 euro a sua madre per il rilascio. Oltre alla donna ‘sequestrata', sono state arrestate altre quattro persone legate alla famiglia del suo compagno.
La vittima della frode ha ricevuto un video in cui la figlia appariva imbavagliata e sanguinante e la pregava in lacrime di pagare la cifra richiesta dai rapitori. "Se vuoi vedermi ancora viva, paga", dice. Non si tratta della prima truffa. Lo stesso gruppo era già riuscito ad estorcerle 45mila in tre precedenti occasioni inviandole lettere contenenti minacce contro la figlia.
Nel filmato alla madre veniva chiesto di consegnare il denaro in un determinato luogo. La polizia, informata della richiesta di riscatto, ha dunque attivato il protocollo anti-sequestro e ha concentrato le indagini sull'ambiente della presunta rapita, confermando il coinvolgimento della famiglia del suo partner.
Gli agenti hanno appreso che la giovane donna era libera e in perfette condizioni, il che ha portato all'arresto per simulazione di reato ed estorsione dei cinque presunti coinvolti. Al momento dell'arresto, la 30enne e la famiglia del compagno si trovavano in una sala giochi.
Nella perquisizione domiciliare, la Guardi Civil ha trovato anche gli oggetti utilizzati per simulare il sequestro che si vedono nel video: in particolare il coltello, il fazzoletto con cui è stata imbavagliata la donna e una bottiglia di sangue finto. Il caso è stato risolto in meno di 24 ore, ha precisato la polizia.