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Scuola rifiuta diploma alla studentessa morta: “Rovinerebbe l’atmosfera”

Rachel Rosoff, 17 enne americana, è morta in un tragico incidente lo scorso settembre. Quest’anno avrebbe dovuto diplomarsi. I genitori avrebbero voluto che quel titolo fosse comunque riconosciuto alla figlia. Ma la scuola non ha voluto: “Ricordarla potrebbe causare problemi ai nostri studenti, la cerimonia di consegna deve essere un momento felice” hanno detto dalla William G. Enloe Magnet High School di Raleigh, North Carolina.
A cura di Biagio Chiariello
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Una scuola superiore di Raleigh, nello Stato americano del North Carolina, ha negato il diploma richiesto dai genitori di una teenager per la figlia, Rachel Rosoff, 17 anni, scomparsa tragicamente in un incidente avvenuto lo scorso settembre. In un'email inviata alla madre della ragazza, Michelle Schwartz, il direttore della William G. Enloe Magnet High School ha evidenziato come la decisione di ricordare Rachel con le modalità volute dai suoi familiari potrebbe essere “pericolosa” per gli studenti, tanto da causare “l’intervento di professionisti del sostegno sociale e psicologico”. "Poiché il diploma è destinata ad essere una cerimonia legata ai successi degli studenti, vogliamo garantire che questa celebrazione mantenga un’atmosfera felice e vibrante", ha detto il dirigente scolastico Will Chavis su Facebook.

Ma i familiari di Rachel non ci stanno. Sua sorella Jordana ha creato una raccolta firme su Change.org con l’obiettivo di sensibilizzare altre persone alla battaglia intrapresa dai suoi genitori famiglia. “E’ come se Rachel per loro non fosse mai esistita, questo ci fa ancora più male dopo la sua morte” dice la ragazza. “Voglio solo che a mia sorella sia riconosciuto quel che meritava. Era una ragazza straordinaria e la sua vita dovrebbe essere un esempio per tutti, era veramente eccezionale”.

Rachel Rosoff è annegata nel mese di settembre presso la piscina di Raleigh dove lavorava. La giovane avrebbe preso la scossa dopo essere inciampata in alcuni fili scoperti. Al momento dell’incidente, la 17enne era da sola. E a fare la scioccante scoperta è stato un suo collega: purtroppo non c’era già più nulla da fare. I suoi genitori hanno sporto denuncia nei confronti di due società, la Williams Electric Motor Repair e Future Connections Electrical Inc., evidenziando come avrebbero dovuto riparare il guasto costato la vita alla loro figlia già nel 2011.

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