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“Scorte di acqua, cibo e medicine per 3 giorni in caso di guerra”. L’UE si prepara a un’eventuale crisi

L’UE propone un piano di preparazione alle crisi con 30 azioni chiave, invitando i cittadini a fare scorte per 72 ore di acqua, farmaci, batterie e cibo. Focus su cyberattacchi, clima e infrastrutture e possibili conflitti armati.
A cura di Davide Falcioni
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Una settimana dopo la decisione della Francia di distribuire alle famiglie un “manuale di sopravvivenza” per prepararle a crisi come disastri naturali e possibili conflitti armati un appello simile è stato annunciato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea e vedrà formalmente la luce oggi.

Nella bozza della Strategia di Preparazione dell’Unione, documento che la Commissione presenterà ufficialmente stamattina e di cui il quotidiano spagnolo El País ha ottenuto un’anteprima, si legge infatti che "in un contesto di aumento dei rischi naturali e antropogenici, e di deterioramento delle prospettive di sicurezza per l'Europa, è urgente che l'UE e i suoi Stati membri rafforzino la loro preparazione". Il testo suggerisce che gli Stati membri e i loro cittadini debbano essere pronti ad affrontare emergenze su larga scala, inclusa la possibilità di aggressioni armate.

Uno dei punti chiave del documento riguarda la necessità per le famiglie di avere scorte di acqua, farmaci, batterie e cibo per almeno 72 ore, un lasso di tempo considerato critico per il ripristino delle infrastrutture in caso di crisi. La Commissione sottolinea l’importanza di un cambiamento culturale che porti gli europei a una maggiore consapevolezza dei rischi.

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Minacce e misure di preparazione

Secondo il documento, le principali minacce individuate dall’UE comprendono cyberattacchi su larga scala, pandemie, crisi climatiche e sabotaggi alle infrastrutture essenziali, come reti energetiche, cavi sottomarini, oleodotti e gasdotti. Inoltre, eventi naturali come incendi boschivi, alluvioni e siccità sono indicati come rischi crescenti. "Dobbiamo prepararci a incidenti e crisi intersettoriali su larga scala, inclusa la possibilità di aggressione armata, che colpiscono uno o più Stati membri".

Per affrontare queste sfide, la Commissione propone 30 azioni chiave che spaziano dalla preparazione civile a esercitazioni congiunte tra Stati membri. Tra le iniziative previste, una piattaforma digitale per fornire informazioni d’emergenza ai cittadini in tutta Europa e un maggiore coordinamento sulle riserve strategiche di farmaci, materie prime, energia e alimenti.

Il piano si ispira a un rapporto redatto da Sauli Niinistö, ex presidente della Finlandia, e sottolinea la necessità di un cambio di approccio nella gestione del rischio. L’UE riconosce che finora è stato fatto un uso insufficiente degli strumenti di previsione strategica e di allerta precoce, e punta a migliorare la capacità di risposta alle crisi future.

L’iniziativa non è del tutto nuova: già dopo la pandemia di Covid-19, l’Unione ha adottato misure per rafforzare la preparazione alle emergenze. Tuttavia, il nuovo piano amplia il raggio d’azione, mirando a una più coordinata valutazione dei rischi e a una strategia di risposta più efficace a livello europeo.

L’attesa ora è per la presentazione ufficiale del documento, prevista per mercoledì, che potrebbe subire ulteriori modifiche prima dell’approvazione definitiva.

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