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Scopre di avere un melanoma al quarto stadio: “Credevo fosse il morso di un insetto”

Aidan McKay ha scoperto di avere un melanoma al quarto stadio. Il tumore alla pelle gli è stato diagnosticato nel 2019 ma dopo le prime cure si è ripresentato con metastasi al cervello e ai polmoni.
A cura di Davide Falcioni
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Quando era ancora un ragazzo Aidan McKay ha trascorso interi anni all'aria aperta nella fattoria della sua famiglia, in Inghilterra: le giornate erano per lo più spensierate e d'estate era solito passarle spesso a torso nudo sotto il sole cocente, non immaginando neanche lontanamente che quelle sue scelte prima o poi gli avrebbero potuto presentate il conto. E si è trattato di un conto molto salato: Aidan, infatti, oggi è un paziente con melanoma al quarto stadio. Il tumore alla pelle gli è stato diagnosticato nel 2019 ma dopo le prime cure si è ripresentato con metastasi al cervello e ai polmoni: "Quando l'ho scoperto la mia vita è crollata. Tutto è semplicemente andato in pezzi", ha raccontato alla BBC.

L'uomo ha contratto il tumore in età adulta. Ma i "semi" di quella malattia sono stati gettati quando era ancora un bambino: secondo i medici, e secondo alcune recenti ricerche scientifiche, un brutto episodio di scottatura solare durante l’infanzia o l’adolescenza raddoppia le probabilità di sviluppare un cancro della pelle in età più avanzata. Aidan McKay ha detto che quando era bambino nessuno utilizzava creme solari. "Io e i miei amici siamo cresciuti imballando il fieno, cuocendo il mais, facendo di tutto e di più durante l'estate. Allora non esistevano le creme protettive e procurarsi una scottatura durante le vacanze estive era assolutamente normale".

Ale vesciche causate dall'esposizione diretta al sole l'uomo non ha mai prestato la dovuta attenzione: "Ho pensato fossero i segni di un morso di insetto. Le ho del tutto ignorate per mesi, un tempo sufficiente per fare la differenza tra quello che sarebbe stato forse un cancro allo stadio uno, forse allo stadio due, e un cancro allo stadio quattro". Il signor McKay ha detto di non essere un malato terminale ma ha aggiunto: "Lo stadio quattro è un posto pericoloso in cui stare". Per questo oggi raccomanda a tutti l'impiego delle creme protettive.

Cos'è il melanoma

Il melanoma cutaneo è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, alcune delle cellule che formano la pelle. Come spiega l'Airc "il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è l’esposizione eccessiva e ripetuta alla luce ultravioletta (UV), che arriva fino a noi sotto forma di raggi UVA e UVB, ed è principalmente veicolata dai raggi del sole. Esporsi troppo al sole, soprattutto in età precoce, rappresenta un pericolo, perché può danneggiare il DNA delle cellule della pelle e innescare la trasformazione tumorale, il che molti anni dopo può portare all’insorgenza del melanoma".

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Perché è importante usare creme protettive

L'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro aggiunge che "alcuni comportamenti possono ridurre il rischio di sviluppare tumori della pelle. È fondamentale innanzitutto esporsi al sole in maniera moderata fin dall’età infantile, evitando le ustioni. In generale bisogna proteggere la pelle non esponendosi direttamente al sole durante le ore più calde (tra le 10 e le 16) ed evitando o riducendo al minimo l’uso di lampade o lettini abbronzanti. Sotto il sole è consigliabile indossare indumenti che proteggono dai raggi ultravioletti, cappelli e occhiali da sole e usare creme protettive contro i raggi UVA e UVB con un alto fattore di protezione solare (detto SPF), da applicare nella quantità raccomandata, più volte e a intervalli regolari e dopo essersi bagnati, in modo da assicurare una copertura continua. Queste attenzioni vanno riservate soprattutto ai bambini, molto sensibili alle scottature: il processo di trasformazione tumorale è molto lungo e spesso può derivare da un’alterazione che è avvenuta in età pediatrica".

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