Scontro tra treni in India, 13 morti e 50 feriti nell’incidente nell’Andhra Pradesh: “Errore umano”
Nella serata di domenica 30 ottobre a Vizianagaram, città dell'Andhra Pradesh, stato dell'India meridionale, una tragedia ferroviaria ha lasciato una scia di morte. Almeno tredici persone hanno perso la vita e circa cinquanta sono rimaste ferite quando due treni passeggeri si sono scontrati a causa di un "errore umano".
L'incidente ha innescato un'importante operazione di soccorso, con centinaia di operatori intervenuti per rimuovere i rottami e prestare assistenza alle vittime.
L'India possiede una delle più estese reti ferroviarie al mondo, ma la sicurezza è da tempo al centro del dibattito politico. Diversi sforzi sono stati fatti per migliorare l'infrastruttura ferroviaria e rendere i viaggi in treno più sicuri, tra cui importanti investimenti economici.
Negli ultimi due anni, il numero di incidenti tra treni è diminuito, ma quello di domenica è un triste promemoria degli sforzi che devono ancora essere compiuti. Già a giugno c'era stato infatti uno dei più grandi disastri ferroviari della storia del Paese, con un bilancio di 275 morti e circa 1000 feriti.
La tragedia si verificò allora nello stato orientale di Orissa e portò all'arresto da parte delle autorità locali di tre dipendenti delle ferrovie.
Le indagini preliminari hanno rivelato che l'incidente di domenica 30 ottobre è stato causato da un "errore umano", con uno dei due treni che ha ignorato un segnale e ha tamponato l'altro, fermo sui binari a causa di un cavo rotto.
L'incidente ha portato alla cancellazione di trentatré treni e alla deviazione di altri ventidue, con l'obiettivo di ripristinare la normale circolazione entro la sera di stamane, lunedì 30 ottobre.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso le sue condoglianze alle vittime e ha dichiarato di essere in contatto con il ministro delle ferrovie per affrontare la situazione. L'Andhra Pradesh ha annunciato un risarcimento economico per le vittime.