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Scontro Russia Turchia: Mosca chiede intervento Onu su azione di Ankara in Siria e Iraq

Nuova mossa di Mosca che chiede riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. Intanto anche l’Iraq lancia un ultimatum ad Ankara perché ritiri i suoi uomini dal Paese.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo capitolo della sempre più intricata situazione diplomatica tra Russia e Turchia nata a seguito dell'abbattimento di un jet di Mosca da parte dell'aviazione turca al confine con la Russia. Le autorità diplomatiche del Cremlino infatti ora si preparano a rivolgersi anche all'Onu additando l'operato delle forze armate turche in Iraq e in Siria. Mosca in particolare ha chiesto un intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite per verificare l'operato dei militari di Ankara nell'area. La nuova mossa di Mosca, annunciata da una fonte diplomatica del Cremlino, ha l'obiettivo di ottenere una sessione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza Onu proprio su questo tema. Proprio ieri invece la Turchia aveva accusato la Russia di provocazione a seguito del passaggio di una nave da guerra russa sul Bosforo con missili pronti al lancio.

Oltre allo scontro tra i due Paesi, che si sono accusati a vicenda anche di fare affari con il petrolio dell'Isis finanziando illecitamente lo Stato Islamico, la situazione in tutta l'area del resto appare sempre più critica. Il governo iracheno, già impegnato a contrastare l'avanzata del'Isis, infatti nelle scorse ore ha intimato ad Ankara di ritirare le truppe che ha schierato nell'Iraq settentrionale lanciando un ultimatum e mettendo in allarme l’aeronautica militare perché sia “pronta a difendere la patria e a proteggere la sovranità nazionale”. Il primo ministro iracheno, Haider Al Abadi, ha detto che "sono rimaste solo 24 ore" delle 48 che l'Iraq ha dato alla Turchia perché ritiri i carri armati e i soldati inviati nel Paese. A inizio dicembre infatti il governo turco aveva inviato un contingente  di alcune centinaia di uomini nella regione di Mosul, formalmente per sostenere le forze locali volontarie che combattono contor l'Isis. L'Iraq però aveva subito protestato spiegando di non aver dato nessun assenso all'ingresso di soldati di Ankara nel Paese.

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