Scontro in mare tra Guardia costiera cinese e filippina: il video dello speronamento volontario

Le Filippine hanno accusato le navi della Guardia costiera cinese di aver sparato con un cannone ad acqua e di aver speronato una nave governativa durante la normale navigazione. La Guardia costiera cinese, invece, ha affermato che le navi filippine hanno tentato di entrare nelle acque territoriali della Cina.
A cura di Antonio Palma
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Due imbarcazioni che si inseguono e si ostacolano a vicenda con la più grande che spara addirittura con cannoni ad acqua contro l'altra fino a uno speronamento volontario che lascia danni su entrambi gli scafi. Sono le immagini di un video che riprende lo scontro tra Guardia costiera cinese e filippina andato in scena il 4 dicembre nei pressi della zona contesa di Scarborough Shoal, nel Mar Cinese Meridionale.

Le Filippine hanno accusato le navi della Guardia costiera cinese di aver sparato con un cannone ad acqua e di aver speronato una nave governativa, la BRP Datu Pagbuaya, un'imbarcazione del dipartimento della pesca, durante un pattugliamento di routine. Secondo Manila, la nave stava semplicemente consegnando rifornimenti ai pescatori filippini nei pressi della Secca Scarborough quando è stata presa di mira dai cinesi.

La Guardia costiera cinese, invece, ha affermato che le navi filippine hanno tentato di entrare nelle acque territoriali della Cina.  "La nave si è avvicinata pericolosamente alle normali navi di pattuglia delle forze dell'ordine della Guardia costiera cinese" hanno sostenuto da Pechino. La zona, composta di due scogli di un atollo, in effetti da tempo è terra di contesa tra i due Paesi.

"Intorno alle 6:30 del mattino di mercoledì, la Guardia costiera cinese ha sparato un cannone ad acqua contro la BRP Datu Pagbuaya, mirando direttamente alle antenne di navigazione della nave", ha accusato invece il portavoce della Guardia costiera filippina Jay Tarriela, pubblicando anche un video in cui si vede lo scontro e una nave cinese che colpisce il lato destro della BRP Datu Pagbuaya. Funzionari filippini hanno affermato inoltre che le navi cinesi hanno anche bloccato ed eseguito manovre pericolose contro altre imbarcazioni filippine.

Tarriela ha fortemente criticato le azioni della Cina, definendole un atto di aggressione che viola il diritto internazionale e mette a rischio i pescatori filippini. Ha affermato che le Filippine continueranno le loro missioni per rifornire i loro avamposti nella zona e mantenere la loro presenza nella regione. Il portavoce della Guardia costiera cinese, Liu Dejun, ha difeso le azioni come legittime e professionali e ha ammonito le Filippine a fermare quelle che ha definito "provocazioni".

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