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Scontri in Grecia: un manifestante è grave. Il Paese indebitato fino al collo si ribella

Almeno 12 persone sono rimaste ferite negli scontri tra manifestanti e forze di polizia durante lo sciopero generale di 24 ore proclamato dai sindacati contro le misure di austerità.
A cura di Biagio Chiariello
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La polizia greca in tenuta antisommossa ha sparato gas lacrimogeni nel corso della manifestazione che si è tenuta oggi ad Atene per protestare contro le misure di austerità del governo per il paese indebitato fino al collo. Almeno 12 persone sono rimasti ferite, tra cui due poliziotti, a seguito degli scontri tra alcuni giovani che hanno preso parte al corteo attraverso la capitale greca a fronte dello sciopero generale di 24 ore proclamato a livello nazionale che ha portato la stragrande maggioranza dei servizi pubblici ad arrestarsi.
Funzionari riferiscono di uomo che sta lottando tra la vita e la morte in ospedale, dopo essere stato colpito duramente alla testa.
I resoconti governativi riportano di 24 persone arrestate dalla polizia durante la manifestazione a cui hanno preso parte 30.000 persone. Un numero paradossalmente piccolo rispetto alle precedenti proteste.

Il settore dei lavoratori pubblici e privati ha reagito al nuovo giro di vite, dal valore di circa 23 miliardi di euro fino al 2015, per il risanamento dei conti statali. La protesta coincide con l’avvio ad Atene delle discussioni tra i rappresentanti di Fondo Monetario Internazionale, Unione europea e Banca Centrale Europea e i funzionari del governo greco per l'autorizzazione di nuovi aiuti volti ad abbassare il deficit. In cambio la Grecia si è impegnata per una serie di riforme, che prevedono tagli di retribuzione e aumenti delle tasse, oltre a drastiche privatizzazioni che potrebbe riguardare anche gli ex siti Olimpici.

Allo sciopero hanno preso parte gli ospedali, col servizio di ambulanza garantito dal solo personale di emergenza. Banche, farmacie e musei sono rimasti chiusi; avvocati e ingegneri anche incrociato le braccia, mentre i voli sono stati bloccati da mezzogiorno alle 16. Sospeso il servizio dei treni e dei traghetti, mentre tutti i notiziari radiofonici e televisivi sono interrotti, coi giornalisti che hanno rifiutato di lavorare per tutto il giorno. Le televisioni sono state costrette a mandare in onda programmi pre-registrasti e alle stazioni radio è risuonata per tutto il giorno musica non-stop. Allo sciopero hanno preso parte anche i siti internet di informazione.

Un silenzio inquietante ha caratterizzato il centro di Atene, come molte strade quasi deserte, e diversi negozi e servizi pubblici chiusi per tutta la giornata.

I sindacati si sono impegnati in mesi e mesi di scioperi e manifestazioni da quando il governo ha presentato le misure di austerità per combattere la crisi di bilancio e il deficit. I manifestanti affermano che tali misure stanno uccidendo l'economia.

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