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Scontri a Gaza, 17 morti: un bambino di 12 anni ucciso da un razzo (VIDEO)

Un bambino di dodici anni è tra le ultime vittime degli scontri tra Gaza e Israele. Le violenze proseguono ininterrottamente da due giorni, e vani sono i tentativi di invocare la tregua. L’ambasciatore egiziano Yasser Othman ha definito l’attacco “ingiustificabile”.
A cura di Carmine Della Pia
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Scontri Gaza-Israele

Un weekend di sangue e morti, questo il risultato dlle violenze tra Israele e Gaza. Negli ultimi due giorni hanno perso la vita 18 persone, l'ultima vittima è un ragazzino di 12 anni. Ue e Usa lanciano appelli alla moderazione per porre fine alla spirale di violenza caratterizzata da lanci di razzi e granate. Da venerdì scorso sono stati uccisi 17 palestinesi a Gaza, sulla Striscia sono caduti 120 razzi. Gli scontri erano avvenuti proprio due giorni fa, in seguito all'esecuzone da parte di Israele del leader dei Comitati di resistenza popolare, Zuheir al-Qaisy. Israele ha motivato l'uccisione spiegando che al-Kaisy fosse in procinto di organizzare un attentato dal Sinai verso Neghev. In seguito all'esecuzione, una reazione armata che dura tuttora, condotta dai Crp e dalla Jihad islamica, che hanno ricoperto di razzi una vasta zona di Israele.

L'ambasciatore egiziano: "Attacco a Gaza ingiustificabile" – Dopo tre giorni di bombardamenti lo stato di allerta nel sud di Israele è altissimo. Duecentomila studenti hanno avuto ordine di restare nelle proprie abitazioni. Ben 17 i palestinesi uccisi, l'ultimo è un bambino di dodici anni che si recava a scuola. E' stato colpito da un razzo nei pressi di un campo profughi di Jabaliya. Il bambino era in compagnia del fratellino di 7 anni, rimasto ferito. L'ambasciatore egiziano Yasser Othman è stato intervistato alla Ma'An News Agency palestinese: "L'Egitto è impegnata in una corsa contro il tempo per fermare il prima possibile l'escalation di violenze e di scontri che hanno coinvolto Israele e Gaza". Othman ha proseguito definendo l'attacco "ingiustificabile", sottolineando che il leader Crp, al-Qaisi, non era intenzionato ad eseguire alcun attacco terroristico.

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