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Sciopero Ryanair: stop a oltre 400 voli, 55mila passeggeri interessati

Via allo sciopero di piloti e personale Ryanair in Irlanda, Svezia, Belgio, Olanda e Germania, per chiedere migliori condizioni contrattuali e retribuzioni più elevate. A terra circa 400 voli, la maggior parte da e per la Germania che rappresenta quasi il 10%  del totale dei piloti Ryanair.
A cura di Antonio Palma
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Sarà un venerdì nero per chi aveva prenotato un volo Ryanair su alcune tratte europee. Oggi infatti parte il temuto sciopero degli addetti del compagnia aerea low cost che interesserà ben cinque Paesi europei, Belgio, Svezia, Irlanda, Germania e Olanda, e tutti i voli da e per gli aeroporti interessati. A causa della protesta Ryanair è stata costretta a cancellare circa 400 voli mentre sono  circa 55 mila passeggeri interessati dallo sciopero. I più colpiti sono i voli da e per la Germania con 250 partenze cancellata e circa 42 mila persone coinvolte. Nel Paese del resto si trovano quasi il 10%  del totale dei piloti Ryanair e l'adesione dei sindacati locali  ha dato un colpo durissimo alla compagnia aerea.

Quasi tutti i passeggeri coinvolti comunque  sono stati avvisati per tempo dello stop. A loro è stato offerto di riprogrammare il volo in altra data o di aver indietro i soldi. Le uniche incertezze  e i maggiori disagi potrebbero esserci per i voli da e per l'Olanda dove il sindacato ha aderito  solo all'ultimo allo sciopero già in programma altrove, "Ci vogliamo ancora scusare con i clienti coinvolti da questa interruzione di voli non necessaria e chiediamo ai sindacati di continuare i negoziati anziché indire scioperi ingiustificati", scrive su Twitter il vettore irlandese.

In un comunicato ieri, Ryanair ha dichiarato di aver messo in campo tutte le misure per limitare i disagi e ha parlato di uno sciopero "ingiustificato e deplorevole". I piloti e tutto il personale navigante della compagnia ha deciso di scioperare per  chiedere nuovi contratti con aumenti retributivi e soprattutto migliori condizioni d'impiego. In generale si contesta al gruppo il modello di relazioni con i dipendenti e i sindacati, questi ultimi riconosciuti solo da un anno. Del resto il modello della compagnia irlandese che prevede che solo una minima parte del personale sia assunto direttamente da Ryanair e il restante passi attraverso società di somministrazione è da tempo nel mirino in tutti i Paesi in cui opera e ha già dato vita a scioperi di vasta portata che potrebbero proseguire ancora

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