video suggerito
video suggerito

Sciolse un poliziotto nell’acido: il “cannibale” Stefano Brizzi trovato morto in cella

È morto in un carcere inglese, forse suicida, Stefano Brizzi, l’italiano condannato all’ergastolo nel dicembre scorso per l’omicidio di Gordon Semple, un poliziotto attirato nel suo appartamento attraverso un sito per appuntamenti gay e poi ucciso.
A cura di Susanna Picone
230 CONDIVISIONI
La vittima e Stefano Brizzi.
La vittima e Stefano Brizzi.

Stefano Brizzi, l'italiano condannato all'ergastolo nel dicembre scorso per aver ucciso un poliziotto e tentato di scioglierne il cadavere nell'acido, è stato trovato morto nel carcere britannico di Belmarsh, sud-est di Londra, in cui era detenuto. Lo ha fatto sapere il ministero della Giustizia londinese, citato dai media britannici.  È stata annunciata una indagine sulla sua morte, come avviene di routine, ma per il momento l'ipotesi più probabile è quella di un suicidio. Lo hanno confermato all'ANSA fonti diplomatiche nella capitale britannica. Non ci sono comunque almeno per ora conferme ufficiali. L'uomo sarebbe stato trovato morto domenica mattina.

Era stato accusato anche di atti di cannibalismo – Stefano Brizzi, italiano di 51 anni, durante il processo a suo carico era stato accusato anche di aver tentato di mangiare la carne della vittima e per questo veniva chiamato il “cannibale” dai media britannici, ma lui aveva sempre negato questa circostanza. La vittima di Brizzi, il poliziotto 59enne Gordon Semple, aveva incontrato l'italiano attraverso una app per appuntamenti. Brizzi aveva parlato della sua morte come della conseguenza di un “gioco sessuale finito male” e aveva tentato di far sparire il cadavere sciogliendolo con l’acido nella vasca da bagno. Un macabro espediente che agli inquirenti era apparso ispirato dalla popolare serie tv Breaking bad.

Brizzi viveva da anni a Londra – Brizzi, nato in Toscana, viveva a Londra da diversi anni. Per un periodo aveva lavorato in alcune banche della città, ma poi la sua carriera era andata gradualmente in crisi. Secondo quanto risultato dalle indagini, l'italiano aveva problemi di droga. Particolarmente attivo nella comunità gay londinesi, con un escamotage avrebbe attirato l’agente nella sua casa per un incontro a base di sesso e droga, per poi ucciderlo strangolandolo. Quindi avrebbe fatto a pezzi il corpo e avrebbe tentato di scioglierlo nell’acido. Ai vicini di casa che si erano presentati alla sua porta insospettiti dall’odore aveva detto che stava cucinando per un amico, mentre in realtà aveva cucinato parti del corpo della vittima.

230 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views