Sciogliere i morti invece di seppellirli o cremarli. L’alternativa che non piace a tutti
Se nel nostro Paese, non ci sono molte alternative alla sepoltura di un defunto (l’unica possibilità è la cremazione), in Usa, Canada e Australia già da qualche anno esiste la cosiddetta ‘idrolisi alcalina’, un processo chimico a base di acqua che gli ideatori definiscono ‘bio- cremazione’ o ‘cremazione verde’, per sottolineare proprio l’aspetto ecologico del processo: basti pensare che con una cremazione standard finiscono nell'aria circa 400 chilogrammi di anidride carbonica, gas serra considerato responsabile del surriscaldamento globale, oltre ad agenti inquinanti come diossine e mercurio, se il defunto aveva otturazioni d'argento. Viene inoltre consumato, tra elettricità e gas naturale, un quantitativo di energia pari a quello necessario per fare 800 chilometri in auto. Con l’idrolisi alcalina invece le emissioni di C02 vengono tagliate di quasi il 90%, e non vi sono fughe di mercurio, perché le otturazioni e altri oggetti di metallo vengono recuperati intatti.
Dubbi in Regno Unito: dove finiranno i ‘resti' del processo?
Ora se ne sta parlando anche in Regno Unito. Il consiglio comunale di Rowley Regis, nelle West Midlands, ha già approvato l'installazione di un "Resomator" da £ 300.000 per le cremazioni d'acqua. Tuttavia l’idea di offrire un'alternativa ecologica alla cremazione mediante la liquefazione dei corpi sembra scontrarsi con i dubbi delle compagnie idriche. La società Severn Trent Water avrebbe già rifiutato la richiesta del crematorio relativa allo scarico di rifiuti necessario per smaltire i resti dei defunti nella rete idrica, riporta il Sunday Times. Ora le altre agenzie del settore aspettando le indicazioni del Ministero della Giustizia e del Dipartimento per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali prima di stabilire come gestire l'idrolisi alcalina.
L ‘idrolisi alcalina esistete già negli USA e in Canada
Il processo di liquefazione dei corpi, assicurano i fautori, è semplicemente una versione accelerata della decomposizione che avviene con una normale sepoltura e che i residui liquidi vengono testati e filtrati prima di essere scaricati nella rete idrica. L'azienda canadese AquaGreen ha dichiarato di aver completato più di 200 cremazioni ad acqua lo scorso anno nel suo primo anno di attività. La “soluzione” viene filtrata due volte prima di essere immessa nell'approvvigionamento idrico dell'Ontario e la società ha dichiarato che il processo è: "100% green".
Come avviene il processo di liquefazione dei corpi
Il sistema dell’idrolisi alcalina avviene all’interno di una camere pressurizzata (resomator) dove i corpi vengono prima pesati per calcolare la miscela chimica necessaria per dissolvere il corpo. Il serbatoio viene quindi riempito con una soluzione altamente alcalina e riscaldato a 152° C per dissolvere il corpo. Il Consiglio del distretto britannico di Sandwell ha dichiarato di voler sfruttare i benefici ambientali di questo processo e quando il processo di approvazione sarà ultimato, quello di Rowley Regis diventerà il primo crematorio d'acqua d’Inghilterra. "L'industria funeraria si sta evolvendo e modernizzando e vogliamo offrire alle persone una scelta più ampia” ha dichiarato Un portavoce del Consiglio di Sandwell. "La cremazione dell'acqua è la prossima fase di questa evoluzione e offrirebbe alle persone un'opzione più ecologica rispetto alla cremazione tradizionale”. Ma un portavoce di Severn Trent ha dichiarato a The Independent: "In assenza di una linea guida in materia da parte del governo, e senza uno standard di settore o una valutazione approfondita dell'opinione pubblica, Severn Trent rifiuta di accettare uno scarico da questo processo alle nostre fogne”.