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Schiave del sesso dell’Isis fuggono mettendo un sonnifero nel tè dei loro aguzzini

La vicenda è stata confermata dalla parlamentare irachena Vian Dakhil.
A cura di Davide Falcioni
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Una ragazza di 12 anni sequestrata e detenuta dall'Isis come schiava del sesso è riuscita a fuggire dopo aver sciolto delle pillole di un potente sonnifero nel tè dei suoi aguzzini nel tè che stavano sorseggiando i suoi aguzzini. La giovane, membro della comunità curda Yazida, era stata rapita insieme a sua zia, di appena 17 anni: le due sono state abilissime a "drogare" i miliziani dello Stato Islamico e ad approfittare del loro sonno profondo per darsi alla fuga fino a raggiungere il territorio curdo.

A confermare la vicenda è stata Vian Dakhil, l'unico membro yazida del parlamento iraqueno. Le giovani donne sono state tenute prigioniere per circa quattro mesi in una casa di Tel Afar, nei pressi della città siriana di Mosul, prima di riuscire a fuggire. Per procurarsi i sonniferi, avevano riferito ai loro aguzzini di avere problemi ad addormentarsi. Zia e nipote sono tornate dalla loro madre e sorella, ma due parenti sono ancora nelle mani dei miliziani.

Migliaia di donne yazide sono state rapite dallo Stato Islamico nel corso degli ultimi anni per essere poi sottoposte a durissime violenze sia fisiche che psicologiche, oltre che ad abusi sessuali continui. In loro aiuto nei mesi scorsi si è lanciato l'avvocato iracheno Khaleel al Dakhi, appartenente alla stessa minoranza etnica e religiosa perseguitata dai miliziani, che dopo essere fuggito insieme ai suoi familiari, ha deciso di creare una rete clandestina attraverso la quale trovare le donne tenute in ostaggio e aiutarle a fuggire dai territori dello Stato Islamico.

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