Scandalo spionaggio, la Germania espelle il capo della Cia a Berlino
Reazione drastica della Germania allo scandalo dello spionaggio da parte degli americani verso gli alleati europei. Il Governo tedesco infatti ha deciso di espellere su due piedi il numero uno della Cia a Berlino invitandolo ad allontanarsi dal Paese. Ad annunciarlo oggi è stato il presidente della Commissione del Bundestag addetta al controllo dei servizi segreti, Clemens Binninger. Il provvedimento contro il rappresentante dei servizi segreti americani, operativo presso l'ambasciata di Berlino, è arrivato a seguito della scoperta dell'ennesimo atto di spionaggio da parte degli Stati Uniti ai danni della Germania. "La richiesta è stata fatta alla luce dell'indagine in corso condotta dal capo della procura federale e delle richieste che sono state avanzate da mesi sulle attività dei servizi di intelligence Usa in Germania", ha detto infati il portavoce del governo tedesco, Steffen Seilbert, in un comunicato.
L'inchiesta sullo spionaggio della Cia
Il riferimento è ad una recente inchiesta della magistratura di Berlino su due agenti dei servizi tedeschi che avrebbero venduto informazioni agli Usa dopo essere stati assoldati dalla Cia. Una settimana fa la procura federale aveva disposto già l’arresto di uno di loro, un 31enne dipendente dei servizi esteri tedeschi (Bnd), mentre è di ieri la notizie che una seconda persona sarebbe sospettata di aver passato documenti riservati ai servizi Usa, anche se non è nota la sua identità. Alcune voci parlando di un militare, per altri si tratta di un dipendente civile del ministero della Difesa, ad ogni modo in questo caso non sono stati disposti arresti. A scoprire il passaggio di documenti sarebbe stato il controspionaggio militare tedesco.
Per la Merkel spiare gli alleati è uno spreco di energia
La scoperta di questo nuovo caso di spionaggio in realtà è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, visto che i rapporti tra i due Paesi si erano ormai inaspriti da tempo dopo la scoperta di svariati tentativi di spionaggio da parte degli Stati Uniti. Del resto lo scandalo era stato fortemente criticato dall'opinione pubblica tedesca e voci di palazzo nei giorni scorsi già davano per imminente una presa di posizione della Germania sul caso. Anche la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, rispondendo a una domanda sul caso, è stata molto dura, spiegando che con gli Stati Uniti c'è "una differenza di principi molto grande rispetto ai compiti dei servizi segreti dopo la guerra fredda". Spiare gli alleati è "uno spreco di energia" ha tuonato Merkel , concludendo: "Ci sono problemi enormi nella difesa dal terrorismo, non solo le sfide in Siria e con l’Isis, che per me sono prioritari rispetto alla questione di spiarsi tra alleati".
