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Sbarchi a Lampedusa: ponte aereo per Brindisi e Bari per gli immigrati

Gli immigrati tunisini sbarcati a Lampedusa negli ultimi giorni saranno trasferiti nei centri di accoglienza di Brindisi e Bari attraverso un ponte aereo.
A cura di Fernanda Pica
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sbarchi di immigrati a lampedusa

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il ministro degli Interni, Roberto Maroni, sono approdati in mattinata in Sicilia per visitare il "Residence degli aranci", la struttura americana situata a Mineo, in provincia di Catania, che potrebbe accogliere i profughi sbarcati a Lampedusa dalla Tunisia. Ma alla conferenza stampa che si terrà a Catania, presiederà soltanto il ministro Maroni, perché Berlusconi dovrà ritornare a Roma per questioni improrogabili.

Nel frattempo, in merito allo stato di emergenza annunciato dal Cdm italiano, arrivano le prime dichiarazione dall'Ue : "Sappiamo che le autorità italiane hanno indirizzato una lettera alla Commissione europea, ora aspettiamo di vederla nel dettaglio per sapere quali sono le richieste" e "vedremo se sarà il caso di sbloccare altri fondi". E' quanto ha affermato Michele Cercone, il portavoce della commissaria Ue agli affari interni, Cecilia Malmstroem, e ha poi precisato: "Ci sono diversi programmi Ue che hanno a disposizione fondi e finanziamenti già a disposizione degli stati membri e di cui l'Italia è tra i principali beneficiari".

A Lampedusa, dove nelle ultime ore si registra un rallentamento degli sbarchi, si contano circa duemila immigrati che attendono di essere trasferiti in altri centri di accoglienza. In questa giornata si prevedono due nuovi ponti aerei che porteranno duecento profughi tunisini nei Cpt di Brindisi e di Bari. Nel frattempo sull'isola la convivenza con gli immigrati si fa più tesa e arriva l'ordinanza del sindaco, Bernardino De Rubeis che proibisce la vendita di alcolici ai profughi tunisini presenti a Lampedusa. "Una cinquantina di immigrati sono rientrati ieri nel centro di accoglienza ubriachi e questo non lo possiamo tollerare" commenta il sindaco, che giustifica così la sua ordinanza.

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