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“Sauditi aiutarono attentatori dell’11settembre “, rivelazioni del membro commissione Usa

Le rivelazioni di un membro della vecchia Commissione d’inchiesta Usa sugli attentatori dell’11 settembre 2001, John F. Lehman. “Molti individui sauditi hanno partecipato alla rete di sostegno dei dirottatori e alcune di queste persone lavoravano per il governo saudita” ha spiegato Lehman.
A cura di Antonio Palma
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Diversi funzionari del governo saudita sarebbero implicati nell’attacco alle Torri Gemelle avendo avuto un ruolo chiave nel sostenere gli attentatori dell'11 settembre 2001. È quanto ha rivelato per la prima volta al quotidiano britannico Guardian un membro della vecchia Commissione d’inchiesta del Congresso statunitense, il banchiere ed ex segretario della Marina militare durante l’amministrazione Reagan John F. Lehman. Secondo l'uomo infatti la commissione aveva accertato che gli investigatori americani avevano raccolto prove del coinvolgimento diretto di alcuni funzionari di Riad nell’organizzazione degli attentati dell'11 settembre, ma poi non avevano dato abbastanza seguito a queste piste.

Le parole dell'esponente Repubblicano sono la prima vera spaccatura all'interno della commissione di inchiesta dopo che nel 2004 la stessa pubblicò una relazione finale in cui in sostanza scagionava l'Arabia Saudita da ogni coinvolgimento. "Molti individui sauditi hanno partecipato alla rete di sostegno dei dirottatori e alcune di queste persone lavoravano per il governo saudita" , ha spiegato Lehman, sostenendo che la commissione ha commesso un errore nel non dichiarare esplicitamente che funzionari di Riad facevano parte di una "rete di sostegno" agli attentatori delle Torri Gemelle.

Secondo il commissario le prove del coinvolgimento saudita sono contenute nelle ormai famose 28 pagine dell'inchiesta secretate dall'amministrazione Usa e di cui ha parlato di recente anche l'ex direttore della Cia John Brennan. Stando agli altri membri della commissione però solo un funzionario del governo saudita era stato coinvolto dall'inchiesta, l'ex diplomatico del consolato saudita di Los Angeles Fahad al-Thumairy. L'uomo fu espulso dagli Stati Uniti ma contro di lui non furono mai mosse accuse. Lehman invece sostiene che erano ben cinque i funzionari governativi sauditi coinvolti. "Forse non possono essere incriminati, ma ci sono un sacco di prove circostanziali che erano certamente implicati" ha concluso l'uomo.

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