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Sarkozy condannato a tre anni di carcere per corruzione: sconterà un anno con braccialetto elettronico

È definitiva la condanna a Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica in Francia, a tre anni di carcere per corruzione e traffico di influenze illecite: due con la condizionale, e uno con braccialetto elettronico ai domiciliari. A confermarla è stata la Corte di Cassazione francese, respingendo il ricorso di Sarkozy.
A cura di Luca Pons
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È stato condannato definitivamente a tre anni di carcere Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica francese. La condanna per corruzione e traffico di influenze è stata confermata dalla Cassazione, dopo quella in secondo grado arrivata nel 2023 e quella in primo grado del 2021. Dei tre anni, due passeranno con la condizionale, mentre uno andrebbe scontato con il braccialetto elettronico. Ma visto che Sarkozy a gennaio compirà 70 anni, potrà chiedere che il braccialetto venga rimosso.

È un evento senza precedenti per un ex capo dello Stato francese. I giudici hanno stabilito che l'ex presidente appoggiò la candidatura di un magistrato a una carica onoraria di rilievo nel principato di Monaco, e in cambio ottenne comunicazioni secretate e intercettazioni che lo riguardavano direttamente. Anche il magistrato, Gilbert Azibert, alto magistrato alla Corte di Cassazione, è stato condannato.

Sarkozy, insieme al suo storico avvocato Thierry Herzog, avrebbe convinto Azibert a passargli informazioni e anche a tentare di influenzare i magistrati riguardo a un ricorso relativo a un altro caso che coinvolgeva l'ex presidente. La difesa aveva sostenuto che non ci fosse stato nessun traffico di influenze, perché il magistrato in questione non aveva poi ottenuto la carica. Ma i giudici non sono stati convinti.

I legali di Sarkozy hanno annunciato che arriverà un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo – l'unica a cui ci si può appellare una volta che tutte le possibili soluzioni nel proprio Paese sono esaurite. L'avvocato Patrice Spinosi ha detto che questo ricorso "si spiega con il fatto che la giurisprudenza della Corte stessa è contraria a quanto stabilito dalla Cassazione francese, che ha respinto il ricorso di Sarkozy".

Secondo il legale, è "la la prima volta in Francia che si condanna una persona solo sulla base di comunicazioni telefoniche con il suo avvocato, intercettato". Le comunicazioni, infatti, sarebbero avvenute tra Sarkozy e Herzog, mentre per parlare con il magistrato Azibert sarebbe stato usato un telefono intestato all'ex compagno di Herzog. Il punto è che "le intercettazioni tra un avvocato e un suo cliente non possono essere usate contro il cliente stesso, è una regola che fa parte delle libertà fondamentali e che giustifica il nostro ricorso", ha detto Spinosi.

La condanna definitiva è a tre anni di carcere, di cui solo due con la condizionale. Questo significa che almeno un anno di detenzione dovrebbe essere eseguito. Tuttavia, i giudici hanno affermato che questo anno si può scontare con il braccialetto elettronico.

La pena dovrebbe partire il mese prossimo, quando Sarkozy compirà però 70 anni. Proprio in virtù della sua età, a quel punto l'ex presidente della Repubblica potrà chiedere di non avere il braccialetto elettronico, pur restando ai domiciliari.

Quello concluso oggi è solo uno dei casi giudiziari che coinvolgono Sarkozy. Altri due sono ancora in corso. Uno riguarda il sospetto di finanziamenti provenienti dalla Libia per la sua campagna presidenziale (vincente) nel 2007, e arriverà in tribunale nel 2025. Proprio dalle indagini su questo era emerso il filone del traffico di influenze.  L'altro caso giudiziario, invece, è già arrivato a una condanna in secondo grado a un anno di carcere (di cui sei mesi con condizionale e sei mesi con pene alternative al carcere) per finanziamenti elettorali illeciti.

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