“Salvati dalla guerra”, gli “angeli di Przemyśl” hanno portato 400 animali dall’Ucraina alla Polonia
Giorno e notte per viaggiare tra il confine ucraino e quello polacco per portare salvare cani e gatti dal conflitto. Sono un gruppo di veterinari e animalisti che sono diventati noti come gli angeli di Przemyśl, la città della Polonia dove c'è la base operativa, un semplice ambulatorio veterinario, che ha accolto quasi 400 animali domestici in sole due settimane. Przemyśl si trova nel voivodato della Precarpazia, ad appena 15 chilometri di distanza dal confine con l'Ucraina.
Turni da 20 ore per salvare gli animali
Il veterinario Jakub Kotowicz, insieme al team da lui capeggiato, la Fondazione ADA, ha trascorso la maggior parte delle ultime due settimane portando in salvo il maggior numero possibile tra cani e gatti: "È difficile, ma non ci arrendiamo, noi continuiamo a combattere per portare questi animali oltre il confine, finalmente al sicuro". Jakub Kotowicz ha spiegato che non dormono da diversi giorni e che fanno turni da quasi 20 ore. La Fondazione ADA esiste da 15 anni e riabilita gli animali feriti, aiutando cani e gatti senzatetto a trovare nuove persone disposte ad accudirli e a prendersene cura.
In Ucraina manca acqua, elettricità e carburante
In questo momento, in Ucraina, manca tutto a causa della guerra: mangimi, possibilità di cure veterinarie, antibiotici. Manca soprattutto acqua, elettricità e carburante e sono sempre più le attività di prima necessità che stanno sparendo. "La situazione" spiega Jakub Kotowicz, "è diventata in un attimo da difficile a terribile. Per molti di questi animali, il trasporto in Polonia è l'unico modo per salvargli la vita. Attualmente abbiamo diversi punti di questo tipo nella parte occidentale dell'Ucraina che raccolgono animali che hanno bisogno di aiuto e ci aspettano. Organizziamo convogli umanitari per animali. Ci andiamo con le auto piene di cibo. Ritiriamo le auto piene di animali bisognosi di aiuto".
Tra i tanti animali salvati, molti sono stati menomati a causa di proiettili vaganti o colpi di mortaio. Un cane ha un proiettile conficcato nella spina dorsale e non camminerà mai più. La Fondazione gli ha procurato una sedia a rotelle. Una capra, invece, è stata colpita alle zampe, altri invece sono malati, affamati, indeboliti dalla guerra.