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Svizzera, il referendum sul salario minimo è condannato a fallire

La consultazione per introdurre il salario minimo più alto del mondo (3.200 euro al mese) è osteggiata da governo e centrodestra. E il referendum di domani nel Paese elvetico è ad alto rischio flop.
A cura di Redazione
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La Svizzera domani vota su salario minimo, il più alto del mondo: la legge prevede infatti 4.000 franchi al mese, pari a 3.200 euro su base federale. Praticamente 22 franchi l'ora (18 euro) per una settimana lavorativa pari a 42 ore. Una misura che secondo i promotori del voto popolare domani, Unione sindacale svizzera (Uss) e sinistra, dovrebbe interessare circa 330mila posti di lavoro, ossia il 9% del totale. Il referendum sul salario minimo d'ingresso in Svizzera è praticamente, dicono i commentatori elvetici e i sondaggi, condannato a fallire: è fortemente osteggiato da governo, associazioni padronali e partiti di destra e di centro, e nemmeno l'elettorato progressista svizzero pare granché interessato all'introduzione della misura. Due gli argomenti degli oppositori che hanno fatto breccia nell'elettoralto: il timore dell'ingerenza dello Stato nel settore economico privato e le possibili ricadute negative sul mercato del lavoro, con la probabile contrazione dell'offerta di posti di lavoro soprattutto nei settori con salari più bassi, agricoltura anzitutto.

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