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Sadiq Khan nuovo sindaco di Londra:”Sono un britannico musulmano contro gli estremisti”

Sadiq Khan trionfa nella capitale britannica diventando il primo sindaco musulmano: “Sembrava impossibile”
A cura di Antonio Palma
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Dopo oltre 24 ore dalla chiusura dei seggi elettorali, in Gran Bretagna è arrivata la proclamazione ufficiale: il laburista Sadiq Khan è il nuovo sindaco di Londra. Il 45enne, figlio di immigrati pachistani, era già ampiamente avanti al termine dello spoglio delle cosiddette "prime preferenze", ma ha dovuto attendere diverse ore per la proclamazione ufficiale  a causa di un problema tecnico. Per lui questa tornata elettorale è stata un trionfo. Il primo sindaco musulmano della capitale britannica infatti si è affermato con ben il 56,8% dei voti staccando di oltre 13 punti percentuali il principale rivale, il conservatore Zac Goldsmith, 41enne erede di miliardari e aristocratici. Una differenza di oltre 300mila preferenze che acquista ancora più valore se si guarda ai dati dell'affluenza alle urne che si è assestata attorno al 46%, la più alta a livello locale degli ultimi anni.

"Non avrei mai creduto di diventare sindaco di Londra", ha ammesso Sadiq Khan nel suo breve discorso post vittoria rievocando con orgoglio le proprie origini e il suo percorso ma anche il programma elettorale, dagli alloggi ai servizi pubblici. Dopo un pensiero per il padre, autista di bus e padre di otto figli, e aver ringraziando la madre, la moglie e la famiglia, Khan poi ha ringraziato chi lo ha eletto "per avere reso possibile ciò che era impossibile". È stata una vittoria "della speranza sulla paura e dell'unità sulle divisioni", ha sottolineato il neosindaco di Londra, aggiungendo: "La paura non ci rende più sicuri, ci rende più deboli e la politica della paura semplicemente non è benvenuta nella nostra città".

La vittoria di Sadiq Khan a Londra però sembra l'unica buona notizia per i laburisti britannici visto che in questa tornata elettorale hanno subito un salasso di voti consistente. In particolare in Scozia il partito ha perso il 9,2% dei voti rispetto alle elezioni del 2011, passando da secondo a terzo partito del parlamento di Edimburgo con 24 seggi contro i 31 dei Tory e i 63 dello Scottish National Party. Il risultato ha già messo in discussione la guida di Corbyn, che ha preso le redini del primo partito d'opposizione del Paese nel settembre scorso. Il Labour tiene invece in Inghilterra, dove conserva tutti i consigli comunali chiave. "Nonostante le previsioni negative abbiamo retto in Inghilterra e il risultato del Galles è stato eccellente", ha commentato il segretario Labour che pur ammettendo la sconfitta in Scozia non vuole sentire parlare di dimissioni. "Ora c'è molto lavoro da fare per riconquistare consensi" ha spiegato infatti Corbyn.

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