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Ryanair le vieta di imbarcarsi col suo violino di 200 anni, Esther Abrami: “Mi sono sentita umiliata”

La musicista professionista franco-britannica, nota soprattutto sui social, ha raccontato la spiacevole esperienza con Ryanair: “Li ho supplicati, spiegando che il mio violino ha un valore inestimabile ma niente…”
A cura di Biagio Chiariello
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"Mi sono sentita trattata come un pezzo di spazzatura". La violinista franco-britannica Esther Abrami, nota sui social media come TikTok e Instagram, si stava imbarcando per un volo Ryanair da Marsiglia a Berlino quando le è stato "impedito di salire a bordo col mio violino antico di 200 anni".

Quel violino per lei è come "un quadro di Picasso” ha detto al Washington Post. La compagnia aerea, però, non ha voluto saperne di imbarcarlo con lei sul volo. “I violinisti che viaggiano con Ryanair devono rispettare le stesse regole di tutti gli altri – ha dichiarato Ryanair in risposta al quotidiano USA – se va bene, può essere imbarcato, altrimenti va in stiva”.

La violinista si stava recando in Germania per registrare il suo ultimo album in studio. Il suo strumento però non è proprio un violino qualsiasi, ma un Vuillaume del XIX secolo di valore inestimabile. Arrivata al gate però non c'è stato verso di portarlo con sé in cabina. L'unica soluzione per la low cost era metterlo in stiva. Per non rischiare di ritrovarlo danneggiato una volta atterrata ha preferito prenotare un nuovo volo last minute. Non certo economico.

“È la prima volta che subisco pubblicamente tale umiliazione”, ha poi detto in un post su Instagram. “Ho spiegato il prezzo e la fragilità del violino – ha detto. – Li ho supplicati, spiegando che stavo registrando quello stesso giorno per il mio album, dicendo che avevo volato un numero incredibile di volte con questa compagnia e non avevo mai vissuto una cosa del genere”.

E ha precisato che il suo violino misura 56 cm. Mentre il limite per il bagaglio a mano era di 55 cm, ha scritto Abrami nel Post.

Alla fine è comunque riuscita a trovare un altro volo (pagandolo comunque non poco), ma “non tutti i musicisti hanno questa opportunità”, ha chiarito.

Perdere un volo spesso significa perdere un’opportunità di lavoro fondamentale, che si tratti di un concerto, di una sessione di registrazione o di un incontro importante – ha scritto su Instagram -. In un settore in cui ogni opportunità conta, un incidente del genere può avere un effetto a catena, incidendo sulla reputazione e sulle prospettive future. Ciò è semplicemente inaccettabile”.

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