Russia, soldato fa una strage in una base militare in Siberia: uccisi 8 commilitoni

Strage in una base militare russa in Siberia. Un soldato russo – si tratterebbe secondo le prime informazioni di un militare di leva – ha sparato contro altri otto militari, uccidendoli. Oltre alle otto vittime si contano almeno altri due feriti. A dar notizia della strage è il ministero della Difesa russo. Il drammatico fatto di sangue è avvenuto a Gorny, non lontano dalla città di Cita, nell'estremo sud-est della Russia. Il militare avrebbe aperto il fuoco sui compagni oggi, venerdì 25 ottobre, attorno alle 18.20 ora locale, le 11.20 in Italia, nella base che si trova a circa 150 chilometri a nord del confine con la Mongolia. Il soldato avrebbe iniziato a sparare a raffica contro gli altri militari, uccidendone otto.

Il soldato russo è stato arrestato: "Vittima di un esaurimento nervoso" – Il militare, poi arrestato, secondo le autorità locali poteva essere affetto da problemi mentali. Secondo il ministero della Difesa russo, l’uomo che ha sparato contro i commilitoni avrebbe avuto "un esaurimento nervoso per problemi personali non legati agli obblighi militari". Il nome del soldato non è stato reso noto: a quanto emerso, comunque, era di guardia al momento dell'incidente. Una commissione speciale guidata dal vice ministro della Difesa Andrey Kartapolov si sta recando nella regione per indagare sull'accaduto. Il ministero della Difesa russo ha intanto fatto sapere che i due feriti non sono in pericolo di vita: sono stati subito portati in un ospedale militare, dove hanno ricevuto le cure di cui avevano bisogno.