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Russia, rogo nel centro commerciale: è strage di bambini, intrappolati nell’area giochi

Il centro era affollato di famiglie, secondo i testimoni nessun allarme è scattato: i bimbi sono rimasti intrappolati nell’area giochi, molti altri nelle sala cinematografica vicina.
A cura di Antonio Palma
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Come si temeva, si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime del terribile incendio che ha distrutto il centro commerciale Zimnyaya Vishnya di Kemerov,  città a circa 3.600 chilometri a est di Mosca, nella Russia siberiana, facendo una strage di bambini. Sono ormai salite a oltre sessanta le vittime del devastante rogo tra cui purtroppo almeno 41 bambini. Lo riportando i media locali citando fonti delle unità di emergenza intervenute sul posto. Come riporta l'agenzia  russa Tass, il ministro per le Emergenze Vladimir Puchkov ha spiegato che i morti accertati sono al momento 64  ma altri funzionari russi citati dalla Bbc affermano che all'appello mancano ancora diverse persone viste l'ultima volta all'interno del complesso e quindi considerate disperse.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti,  le fiamme sarebbero divampate al quarto piano dell'edificio dove c'è una vasta area giochi per bambini che sarebbero rimasti così  intrappolati tra le fiamme trovando una morte atroce. Secondo alcuni amministratori locali citati dai media, addirittura le fiamme potrebbero essersi originate da un accendino che un bambino aveva con sé e presto sarebbero andate fuori controllo anche a causa della gommapiuma presente nel materiale del centro giochi. Secondo altri, prima dell'incendio nell'area attrezzata era in corso una festicciola con candele e torte. Numerose persone sarebbero rimaste intrappolate nell'attiguo cinema, affollato di persone visto che si era nel pieno di una tranquilla apertura domenicale. Il rogo ha bruciato anche lo zoo, situato al terzo piano, dove c'erano circa 200 animali.

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Terribili le immagini che sono arrivate dal luogo dell'incidente. Le televisioni del posto hanno mostrato colonne di fumo nero che uscivano dalle finestre e persone che saltavano giù in preda al panico e per sfuggire alla morte. Secondo un primo bilancio , i soccorritori sono riusciti a salvare almeno 20 persone che erano minacciate direttamente dalle fiamme , mentre altre 100 circa sono state evacuate poco dopo l'allarme. Proprio l'allarme e il sistema antincendio sono or ala cento delle polemiche. Molti testimoni infatti hanno raccontato che i sistemi antincendio non si sono attivati e che comunque nessun allarme è stato diramato, così le persone che erano all'interno si sono rese conto delle fiamme solo quando era ormai troppo tardi. "Abbiamo visto il tetto sopra di noi bruciare e siamo scesi di corsa per le scale, al piano di sotto la gente ci guardava e non capiva" ha raccontato un testimone. Straziante l'ultima telefonata di un ragazzina di 13 anni  rimasta intrappolata dalle fiamme. "Sta bruciando tutto, le porte sono bloccate. Non posso uscire, non posso respirare", sono le ultime parole riferite dalla piccola Viktoria ‘Vika' Pochankina. Secondo i media locali la ragazzina ha chiamato la zia  per un ultimo saluto dicendo: "Zietta, dì a tutta la mia famiglia che li amo. Dì alla mamma che l'ho amata".

Sull'episodio è stata aperta un'inchiesta penale per accertare i fatti ed eventuali  responsabilità dell'accaduto. Le autorità russe hanno fatto sapere che si indagherà anche sul comportamento del personale di sicurezza impiegato nel centro commerciale e che  "se verranno accertate condotte criminali, queste persone verranno perseguite a norma di legge". Intanto, dopo aver domato le fiamme al termine di lunghe ore di lavoro, le squadre si  soccorso ora stanno continuano a cercare tra le macerie i cadaveri degli scomparsi. Il Comitato d'inchiesta russo, formato dopo la tragedia, contemporaneamente ha iniziato a raccogliere "materiale genetico dai parenti delle vittime" per identificare col dna i corpi recuperati.

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