Russia, perquisiti gli uffici di Amnesty International a Mosca

Questa mattina agenti della polizia russa si sono presentati nella sede di Amnesty International a Mosca e hanno perquisito le stanze e gli uffici degli attivisti,  ufficialmente per controllare il rispetto della legge russa sulle Organizzazioni non governative. "Si tratta di controlli inspiegabili" ha detto il direttore di Amnesty in Russia, Serghei Nlkitin, secondo il quale gli agenti  su ordine della procura e dell'agenzia delle entrate  hanno chiesto di fornire anche alcuni documenti relativi allo statuto e al finanziamento dell'organizzazione. Per Amnesty International però le perquisizioni rientrano nel generale clima di intimidazione delle Ong nel Paese che ha portato alla recente legge, entrata in vigore a novembre, che impone crescenti restrizioni alle loro attività .

Intimidazioni alle Ong – In una nota l'organizzazione per i diritti umani ha spiegato di temere un'escalation in Russia da parte delle autorità per cercare di chiudere con ogni cavillo le sedi di associazioni che criticano il governo e ne denunciano l'operato. Giovedì e venerdì scorso ad esempio è stata perquisita la sede della celebre organizzazione Memorial e oggi anche quella del movimento "Per i diritti umani". I media russi parlano di almeno un centinaio di controlli che sarebbero stati effettuati  dalle autorità. Secondo Amnesty International, inoltre, quest'ondata di ispezioni viene portata avanti col deliberato intento di stigmatizzare le ong e di screditarle nei confronti dell'opinione pubblica, infatti in molti casi gli agenti sono accompagnati da troupe televisive di canali federali filo governativi.