Russia, incendio in un rifugio per senzatetto in Siberia: almeno 22 morti
È di almeno 22 morti il bilancio di un incendio divampato in Russia all'interno di un rifugio per senza dimora. Lo riferisce la Tass, secondo cui le fiamme si sono sviluppate in un edificio in legno di una struttura che operava senza le necessarie autorizzazioni a Kemerovo, in Siberia. È stato avviato un procedimento penale per negligenza e il governatore di Kuzbass, Sergey Tsivilev, ha affermato che tutte le strutture di questo tipo nella regione, principalmente quelle private, saranno ispezionate entro la prossima settimana.
Come riferisce l'agenzia stampa russa l'edificio in cui è divampato il rogo ospitava un rifugio per i senzatetto: 22 di loro sono morti carbonizzati o intossicati dalle inalazioni di fumo, altri sei sono invece stati ricoverati in ospedale e due di essi hanno riportato ustioni gravissime. Il bilancio delle vittime, dunque, potrebbe non essere ancora definitivo. La struttura era gestita dal pastore della Chiesa evangelica Andrey Smirnov. La stessa casa ospitava anche il negozio di mangimi per animali dell'uomo.
Stando a quanto riferito dalle forze dell'ordine, il rifugio era stato organizzato in maniera illegale ma ugualmente era pieno di ospiti in una città, Kemerovo, in cui la temperature negli ultimi giorni hanno raggiunto i 23 gradi sotto zero: impossibile, per i senza dimora, restare all'aperto con quel freddo. L'incendio ha distrutto un'area di 196 metri quadrati e l'intero primo piano dell'edificio in legno a due piani è completamente bruciato. Secondo le prime informazioni, a provocare il sarebbe stato il malfunzionamento di una stufa a legna.