Russia, giornalista muore dopo un’aggressione. Era uno dei principali oppositori di Putin
+Un importante giornalista russo è deceduto oggi in ospedale per le ferite riportate durante un’aggressione avvenuta sei settimane fa a San Pietroburgo. Nikolai Andrushenko, 73 anni, cofondatore della testata Novy Peterburg, era stato colpito alla testa e i medici lo avevano posto in coma indotto. Da allora non aveva mai più ripreso conoscenza, per quanto fosse anche riuscito a respirare autonomamente. La notizia è stata data dall’agenzia di stampa statale Ria Novosti. Membro del consiglio comunale di San Pietroburgo dal 1990 fino al 1993, Andrushenko scriveva spesso di corruzione e di criminalità e denunciava la violenza della polizia russa. Sempre molto aspro nei confronti di Vladimir Putin sin dall’inizio della sua presa del potere nel 2000, fu arrestato nel 2007 e ha sostenuto di essere stato torturato in carcere. Nel 2009, un tribunale di San Pietroburgo lo ha dichiarato colpevole di diffamazione ed estremismo e lo ha multato. Il Memorial Human Rights Centre lo aveva riconosciuto come prigioniero politico nel periodo in cui era in carcere.